Cresce l’emergenza Canale dei Navicelli

Nella foto: La Stella Maris.
LIVORNO – Ne scriviamo da tempo, anche con il supporto dell’Autorità del Canale dei Navicelli: ma ci vuole l’incidente perché il tema arrivi sulle pagine dei grandi quotidiani.
La Port Authority di Pisa adesso ha lanciato un appello alla Regione Toscana e Autorità Portuale del Mar Tirreno Settentrionale perché si intervenga “in somma urgenza” su un problema che ha già causato il danneggiamento di una barca a vela appena sottoposta a refit e il blocco di due yacht di oltre 4⃣5⃣ metri fermi nel porto di Livorno perché impossibilitati ad accedere alla darsena pisana.
La situazione denunciata dal presidente della Port Authority di Pisa 👤 Salvatore Pisano – si legge in una nota riportata da La Nazione di Pisa – riguarda le dune che si sono create in un rettangolo di acqua di soli 1⃣5⃣0⃣ metri per 3⃣0⃣ metri, posto però nel punto strategico dell’imbocco al porto di Livorno, nel tratto tra i quattro ponti mobili e le Porte Vinciane, alla darsena Toscana. Questi accumuli fanno sì che il fondale in quel punto non superi i due metri e in pochi giorni, stanno creando non pochi danni economici e di immagine all’area produttiva pisana. Inoltre la bassa marea dei giorni scorsi, dovuta alla fase lunare ma particolarmente accentuata rispetto alla norma, ha aggiunto il problema al problema.
I fatti: la barca a vela della Marina Militare ‘Stella Maris’, appena uscita da una lavorazione in un cantiere della darsena pisana, ha avuto non poche difficoltà a passare, con qualche danno indotto.
🗣 “Di fatto – ha spiegato Pisano – l’imbarcazione dovrà rientrare al cantiere per le riparazioni del caso con forte danno verso l’immagine della cantieristica pisana. La situazione inoltre diventa sempre più grave di ora in ora: da almeno tre giorni due yacht di 48 e 52 metri sono fermi in porto a Livorno e non possono entrare per lo stesso motivo. Sono entrambi con contratti in essere con i cantieri nautici della nostra darsena. E non escludo che nei prossimi giorni questa concentrazione possa aumentare, se non si interviene in urgenza, visti anche gli obblighi contrattuali siglati con gli armatori”.
Il tratto – sottolineano a Pisa – è di competenza delll’AdSP di Livorno. Per questo l’ingegner Pisano ha inviato due Pec per sollecitare gli interventi. E per proporre di effettuare direttamente i lavori, previa autorizzazione dell’ente di competenza.
🗣 “A questa nostra proposta – spiega Pisano – non ci è stato ancora risposto. Ma se la risposta fosse il piegarsi ancora una volta alla burocrazia nel produrre una serie di documenti, sui sedimi e sui dragaggi, che in realtà spetterebbero all’autorità portuale, non si risolverebbe a breve come invece urge. Noi ci faremmo carico di tamponare l’emergenza, se solo ci dessero il via libera”.
Per ‘tamponare’ la situazione, ossia rimuovere le dune che si sono formate in quel tratto e permettere un passaggio in sicurezza delle imbarcazioni, Port Authority ha stimato una spesa di circa 2⃣2⃣ mila euro, necessari per rimuovere i primi 1⃣5⃣0⃣ metri cubi di detriti. I sedimi totali da rimuovere, per risolvere definitivamente la problematica, sarebbero 1⃣.5⃣0⃣0⃣ metri cubi, e in questo caso le risorse crescerebbero.