Motori a scoppio, l’UE li scoppia ma…
Com’era prevedibile, l’ukase di Bruxelles contro i motori endotermici, a benzina e diesel, è passato a stretta maggioranza ed ha lasciato una scia di polemiche. Compresi i dubbi di alcuni nostri lettori, espressi via mail con alcuni interventi che riassumiamo in un interrogativo:
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Possibile che a Bruxelles siano tutti tanto “drogati” di verdismo da stabilire la fine del motori a scoppio ⛽ per il 2035, ma solo per le auto 🚗🚗 e non per i grandi Tir 🚛, le locomotive 🚄 e le navi 🚢?
Poi ci vogliono anche distruggere le vecchie case storiche, imponendo lavori spesso impossibili.
Ma chi ci crede più a questi signori che vivono – strapagati – sulla Luna?
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A dire la verità, i dubbi espressi dai nostri lettori sono anche nostri: segno che stanno mettendo veramente sotto accusa alcune delle politiche di salvaguardia ambientale che sembrano voler cancellare in pochi anni i risultati di una civiltà centenaria. Potremmo aggiungere che oggi l’inquinamento creato dai motori delle auto.
Benzina ma anche diesel – è già molto più ridotto rispetto a dieci anni fa e i progettisti delle grandi case automobilistiche giurano di poter costruire motori diesel o a benzina a inquinamento “quasi” zero.
C’è poi il tema delle batterie da smaltire – più inquinanti – e dell’energia elettrica che per alimentare tutte le nuove auto dovrà essere prodotta da centrali nuove, oppure arriverà dalle centrali d’oggi che inquinano più delle auto.
Insomma, un ennesimo pastrocchio nel nome di spingere mercati nuovi (tra l’altro ad oggi in mano della Cina)?
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