Export Italia e l’età dell’oro
MILANO – Per un paese senza materie prime che basa il proprio PIL sul lavoro e l’esportazione, gli anni appena trascorsi segnano una vera e propria “piccola età dell’oro”.
I dati: nel 2⃣0⃣2⃣1⃣ l’Italia è stato la quarta al mondo per l’incremento dell’export e, nel 2⃣0⃣2⃣2⃣, ha superato i 6⃣0⃣0⃣ miliardi di euro.
È dunque sempre più importante fornire alle aziende italiane tutti gli strumenti possibili a sostegno dell’export e, tra questi – scrive TÜV Italia – rientrano i suoi servizi GMA.
L’export italiano è dunque stato in costante crescita da diversi anni: dopo il record raggiunto nel 2⃣0⃣2⃣1⃣, quando si sono sfiorati i 5⃣1⃣6⃣ miliardi di esportazioni, nel 2⃣0⃣2⃣2⃣ si conferma la tendenza alla crescita.
Non solo: nel 2⃣0⃣2⃣1⃣, solo tre nazioni hanno raggiunto un risultato migliore dell’Italia quanto a crescita dell’export, ossia Cina, India e Corea del Sud.
L’economia italiana è stata la più dinamica sul fronte export e nel 2⃣0⃣2⃣2⃣ si è attestata intorno ai 6⃣0⃣0⃣ miliardi di euro di export. Un traguardo reso possibile grazie all’assoluta qualità dei prodotti del “Made in Italy”, riconosciuti a livello mondiale e grazie alla flessibilità e rapidità con cui ha saputo trovare nuovi mercati di sbocco e di rifornimento per sostituire quelli ostacolati dalla pandemia e dalla guerra.
In questo contesto, anche istituzioni e sistema finanziario possono fare molto per supportare le aziende – scrive ancora TÜV Italia – come dimostrano le attività della Simest, società che sostiene la crescita delle imprese italiane attraverso l’internazionalizzazione della loro attività (attraverso, ad esempio, il fondo rotativo 3⃣9⃣4⃣ a favore dell’export) e di Ice (Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane), che negli ultimi due anni ha promosso venti iniziative a favore dell’internazionalizzazione.
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Anche TÜV Italia è al fianco delle aziende italiane – scrive ancora – e propone un valido supporto per l’ingresso nei mercati globali: il servizio di Global Market Access (GMA). In assenza di norme e requisiti armonizzati, infatti, produttori, esportatori e distributori devono essere consapevoli delle normative per ciascun Paese o regione a cui desiderino accedere. Alcuni Paesi e giurisdizioni impongono specifiche restrizioni tecniche come il test dei prodotti, la certificazione e le ispezioni di spedizione. Inoltre, il complesso quadro normativo in alcuni Paesi viene costantemente aggiornato e ampliato.
🗣 “Ci proponiamo come “fari nella nebbia della giungla” delle certificazioni locali, necessarie per vendere i propri prodotti in un paese straniero, al di fuori dell’Europa” – dichiara 👤 Cristina Medda, GMA manager di TÜV Italia – “Per mezzo degli accordi siglati con le autorità o gli enti di certificazione locali, possiamo essere un valido partner al fianco delle aziende italiane che vogliono ampliare il loro business e accrescere il Made in Italy all’estero”.
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