Ma sul ponte dei Navicelli di male in peggio
FIRENZE – Il sistema adottato dall’assessore regionale alle infrastrutture, sia detto senza giorno di parole, sembra piuttosto singolare: una mail ai partecipanti al tavolo di concertazione, che annunciammo a suo tempo, chiedendo di firmare subito l’accordo per ristrutturare il ponte del Calabrone con la parte centrale mobile. Esattamente il contrario di quello che aveva chiesto l’AdSP, con una lettera firmata dal segretario generale Matteo Paroli: di quello che aveva proposto l’allora presidente di Asamar Enrico Bonistalli; e di quello che, sia pur in termini provocatori, aveva suggerito il presidente dell’Autorità dei Navicelli Salvatore Pisano. Una firma che è arrivata da tutti, ma con riserva. Perché alla prossima prima riunione del Comitato tecnico, arriveranno le osservazioni e le contro-proposte. Insomma, una strada lastricata di presumibili contrasti.
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La proposta – diktat della Regione, a quanto si sa, sarebbe derivata da un principale motivo: il progetto del ponte mobile esiste già, è stato pagato, quindi si potrebbe obiettare che sono stati buttati soldi inutilmente. Intendiamoci: è una tesi, che va verificata. Il ponte mobile costerebbe certo meno del ponte più a monte a livello di quello dell’autostrada proposto da Bonistalli: ma per avere il meglio, bisogna anche spendere il giusto.
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Intanto però avanza l’altra proposta, che già pubblicammo suscitando interesse e qualche perplessità: quella di demolire il ponte del Calabrone – che tra l’altro è fatiscente – e sostituirlo con un tunnel sotto i Navicelli. L’idea, lanciata dal titolare della Gas&Heat Evangelisti è stata prontamente ripresa anche all’ingegner Pisano, che avrebbe anche in mano uno studio di fattibilità da cui risulterebbe che il tunnel costerebbe meno: e ovviamente non fermerebbe il traffico automobilistico con Tirrenia (con gli ingorghi anche verso la Darsena Toscana) come il ponte apribile. La sfida dunque è ancora più che mai aperta.
Antonio Fulvi
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