Annunziata: poter volare, senza burocrazia

Andrea Annunziata
NAPOLI – Apro questa intervista con una folgorante battuta del presidente avvocato 👤 Andrea Annunziata su Napoli e le sue contraddizioni: “È un paradiso frequentato da diavoli 👿”. C’è tutta l’ironia di un uomo di cultura del Sud, chiamato a una missione quasi impossibile, governare l’ingovernabile: e deciso comunque a farlo.
🎙 Presidente, la colgo in un momento triste, la tragedia di Ischia: eppure bisogna guardare avanti.
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🗣 “Una tragedia purtroppo annunciata, che ha in comune tante realtà di un’Italia con un’orografia difficile, a rischio. Abbiamo dato una mano per quanto possibile anche come porto”.
🎙 Un porto, il suo, che sembra invece in un momento d’oro. Traffici che crescono in entrambi gli scali del sistema, prospettive buone, strategie già delineate. In una crisi mondiale, è più che consolante.
🗣 “Ed è il risultato non solo del porto ma dell’intero comparto produttivo di un territorio che non si arrende. L’aumento dei traffici è dovuto anche alle aziende che, specie nel comparto agroalimentare, sono eccellenze riconosciute e richieste. Il tessuto economico e produttivo che si riferisce al nostro sistema portuale è sano, con una imprenditorialità forte. Poi ci sono i traffici passeggeri e delle crociere: per l’anno che arriva puntiamo ai 15 milioni di passeggeri, con un plafond secondi solo a Hong Kong. In soli cinque anni la nostra portuali è cresciuta malgrado la pandemia e specialmente malgrado la burocrazia. Se avessimo delle regole uguali a quelle degli altri paesi d’Europa potremmo davvero volare”.
🎙 Siamo tutti consapevoli del freno della burocrazia italiana, ma non si riesce a cambiarla.
🗣 “Ci sono stati tanti progetti, ma non è facile. Adesso mi auguro che il nuovo governo abbia più forza e fortuna. Perché oggi buona parte del mio lavoro, come quello dei colleghi, è impegnato a sollecitare decisioni, esami di progetti che dovrebbero correre, incontri, risposte a richieste, sia locali che nazionali. Quando ero sottosegretario ai trasporti mi sono reso conto direttamente delle inefficienze della macchina burocratica, dove spesso non si premia chi lavora ma siamo al “Todos Caballeros. Per chi s’impegna è mortificante”.
🎙 Non aiuta certo nemmeno il proliferare delle norme, spesso poco chiare o in contraddizione.
🗣 “Siamo tartassati dall’obbligo di tantissimi pareri, spesso fotocopia, con tempi di risposta mai veloci. Dovremmo invece avere il potere, con pochi passaggi, di decidere e operare. Mi auguro che il PNRR riesca a cambiare le cose, come propone. Oggi per fare i dragaggi urgenti ci vogliono anche dieci anni di pareri: e lo Shipping a sua volta vuole risposte rapide, altrimenti va dove le trova”.
🎙 Da quanto si è letto però voi siete stati veloci nella pianificazione richiesta..
🗣 “Abbiamo varato il documento strategico in due mesi, con progetti legati al PNRR per 400 milioni di euro e la gara per i relativi progetti è dello scorso agosto, elaborata in 60 giorni. Il tutto con i necessari approfondimenti e lavorando con gente capace e motivata, che meriterebbe anche un trattamento economico adeguato all’impegno.”
🎙 C’è anche chi lamenta una politica europea che non premia la logistica verso il Sud Italia. Le recenti modifiche proposte alle reti TEN-T favorirebbero i porti del Nord Europa e declasserebbero quelli del sud Italia…
🗣 “I più colpiti sarebbero quelli di Calabria e Sicilia, noi meno grazie al nostro tessuto imprenditoriale forte. Ma bisogna anche intenderci sulle strategie globali. I porti italiani devono valorizzare strategie di mercato che guardino specialmente il Nord Africa, oltre ai traffici tradizionali oltre Atlantico. In quanto alla difesa della nostra logistica nel quadro delle TEN-T sta allo Stato intervenire con gli strumenti adeguati anche a Bruxelles. Il nostro compito è offrire servizi adeguati in tempi adeguati e con costi adeguati. Quello che a Napoli stiamo dimostrando che si può fare, malgrado crisi mondiali e burocrazia nostrale.”
Antonio Fulvi
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