Taranto, si draga ma…
TARANTO – È dura, è sempre dura cercare di fare le cose bene e in tempi compatibili con le esigenze logistiche.
Così anche a Taranto, per il dragaggio da tempo atteso relativo al Molo Polisettoriale, c’è un intoppo 🙌 che è stato tuttavia sovra-dimensionato dai commenti della 🗞 stampa locale.
[hidepost]
Come segnala l’AdSP nella sua nota che segue con D.M. n. 34 del 09.03.2022 il MITE ha espresso giudizio positivo con prescrizioni sulla compatibilità ambientale della prosecuzione del progetto “Interventi per il dragaggio di 2,3 Mm³ di sedimenti in area Molo Polisettoriale per la realizzazione di un primo lotto della cassa di colmata funzionale all’ampliamento del V sporgente del Porto di Taranto”.
Il ministero, infatti, nel citato provvedimento ha indicato una serie di condizioni ambientali che dovranno essere ottemperate, alcune delle quali prima dell’avvio delle attività di dragaggio.
“Per tale ragione – continua la nota – l’AdSP ha avviato la verifica di ottemperanza alle condizioni ambientali preliminari all’inizio dei lavori di dragaggio.
Nella fattispecie, relativamente alla condizione ambientale n. 3 – che contiene prescrizioni operative da adottarsi in fase di dragaggio – il ministero si è espresso ritendendola, al momento non ottemperata ed ha, perciò, invitato questa amministrazione a presentare una nuova istanza per l’avvio della verifica, entro i termini stabiliti dallo stesso provvedimento di compatibilità ambientale.
“Questa AdSP, tramite l’impresa esecutrice – conclude la nota – ha in corso la revisione degli elaborati necessari alla riproposizione della verifica, secondo le osservazioni della commissione stessa.
Quanto sopra non inficia, quindi, in alcun modo il giudizio di compatibilità ambientale di prosecuzione dell’intervento rilasciato dal ministero col cit. decreto n. 34/2022 ed i conseguenziali procedimenti di ottemperanza”.
Tradotto in linguaggio comune: bisogna aggiungere tutta una serie di indicazioni di dettaglio 📑 sulle modalità del dragaggio.
Piccola considerazione nostra, forse valida o forse fuori luogo ma comunque condivisa da altri: le indicazioni di dettaglio richieste rischiano di inchiodare le operazioni di dragaggio a elementi rigidi, mentre è giusto e necessario mantenere un margine di elasticità in relazione alle tante possibili variabili del fondale su cui operare, per non dover poi fermarsi di nuovo e andare avanti con altre carte.
(A.F.)
[/hidepost]