Livorno e l’economia del mare

Barbara Bonciani
LIVORNO – Nella sede del Cisternino di Città si è tenuto il convegno “Livorno, il mare al centro: ricerca ed innovazione per l’economia del mare”.
L’evento, che ha visto una grande partecipazione da parte delle istituzioni e dei cittadini, ha permesso di evidenziare – dicono gli organizzatori – il ruolo svolto dall’Università di Pisa e dai centri di ricerca afferenti al Polo della Logistica e delle alte tecnologie per la città di Livorno, per la costa e per l’intero territorio regionale.
Il ruolo svolto dalla ricerca in termini di produzione di quella conoscenza fondamentale a promuovere trasferimento tecnologico, processi di innovazione e a governare la transizione verde in atto è stato sottolineato dal sindaco Luca Salvetti, dall’assessore al porto e all’Innovazione del Comune di Livorno Barbara Bonciani e dagli assessori regionali Alessandra Nardini e Leonardo Marras, rispettivamente ai Rapporti con le Università e alle Attività Produttive.
Il mare e le attività dal mare che spaziano dalla filiera ittica, alla cantieristica, alle attività portuali, alla ricerca e la regolamentazione e tutela dell’ambiente, svolgono un ruolo rilevante nel territorio livornese. Basti pensare che nella provincia di Livorno l’economia blu conta più di 4000 imprese e oltre 18.000 occupati con un valore aggiunto prodotto superiore a 900 milioni di euro.
“Questi dati – ha affermato l’assessore Barbara Bonciani – costituiscono un punto di partenza all’interno di una visione futura finalizzata alla crescita innovativa e sostenibile del territorio capace di creare sviluppo e occupazione. Il quinto rapporto sull’economia blu dell’Unione Europea evidenzia come accanto ai settori consolidati della blue economy, svolgono un importanza cruciale i settori emergenti e altamente innovativi come la bioeconomia blu, l’innovazione e la robotica blue-tech e le tecnologie dell’energia marina.
I risultati in termini di know how presentati da Ispra, Cibim, Università di Pisa, in materia di economia circolare hanno evidenziato le opportunità di sviluppo derivanti dall’attivazione da processi virtuosi nel campo portuale (con il riutilizzo dei sedimenti dei dragaggi), nell’ambito della filiera ittica per quanto attiene all’utilizzo degli scarti della pesca, fino ad arrivare al miglioramento della sostenibilità nel settore degli yacht di lusso, come nel caso del progetto Success.
L’attività svolta nell’ambito della tutela e del monitoraggio del mare e delle coste da parte del consorzio Lamma (monitoraggio su scala regionale del mare e delle coste), dell’Ispra (monitoraggio degli ambienti marino-costieri e definizione di indici di qualità ambientali) e dell’istituto di biorobotica Sant’Anna con l’introduzione dei nuovi strumenti per il remote sensing e l’utilizzo dei droni per il monitoraggio costiero, costituiscono un bacino di conoscenze e di servizi di fondamentale importanza per le istituzioni e gli attori del nostro territorio.
Particolare rilevanza svolgono poi gli strumenti innovativi prodotti in materia di sicurezza in ambito portuale dal Cnit mediante l’utilizzo di tecnologie 5G, dal Cnr Ibe attraverso i sistemi radar per il monitoraggio e la sorveglianza del mare in ambito portuale e del consorzio Lamma mediante la caratterizzazione idrodinamica dei porti toscani con l’ausilio di osservazioni e modelli.
“L’evento di oggi – ha aggiunto Barbara Bonciani – costituisce un nuovo punto di partenza per creare sinergie fra le attività svolte dai Centri e mettere a sistema ricerca, innovazione e mondo reale. Il fine è quello di creare un sistema di innovazione nella nostra città che produca trasferimento tecnologico nei settori della blue economy e anche opportunità di lavoro qualificate per i ragazzi che escono dal percorso universitario”.