La Silk Road e la guerra russo-ucraina
DUISBURG – Si torna a parlare, sul concreto e non come sogno infranto, della Silk Road, ovvero del grande investimento cinese della Via della Seta.
La guerra russo🇷🇺-ucraina🇺🇦 e gli sconvolgimenti legati alle tensioni militari tra la stessa Cina 🇨🇳 e Taiwan hanno provocato la temporanea fermata dell’espansione cinese, ma più nelle valutazioni generali che nei fatti.
E per due giorni il 📅 7 e 8 dicembre a Duisburg si svolgerà un Silk Road Summit per fare il punto sia dello stato dell’arte dei collegamenti, sia in particolare dei prossimi passi.
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La sensazione degli esperti è che la Cina 🇨🇳 sia fortemente contrariata dalla guerra in Ucraina, dove peraltro ha forti investimenti che le bombe russe stanno distruggendo, e stia premendo (sia pure sotto traccia) con Putin e Zelensky perché arrivino a un armistizio.
Uno dei “bracci” della Silk Road riguarda appunto il Nord Europa e passa tra la Russia 🇷🇺 e l’Ucraina 🇺🇦: ovviamente bloccato dalla guerra.
Continua invece il traffico via mare dei container che tra Cina ed Europa è ancora in crescita malgrado le tensioni. Alla fine, si dice tra gli analisti, per raggiungere il sospirato armistizio tra Russia e Ucraina il vero mediatore che può alzare la voce rimane la Cina.
E pare lo stia facendo.
(A.F.)
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