Piombino, cosa fatta per la nave FSRU in porto
FIRENZE – Le decisioni erano già state prese con il decreto del governo Draghi: l’Italia ha bisogno urgente di altri rigassificatori, quelli sulle navi sono già disponibili, quindi SNAM ne piazzerà con urgenza due:
- a 📍 Ravenna, al lago dove esistono già stacchi e condutture;
- e a 📍 Piombino, in porto, con la foglia di fico della promessa di spostarlo al largo tra tre anni.
Dove e come non si sa e non sarà facile, vista la geografia e i fondali dell’area.
L’accettazione del decreto ministeriale è stata sancita venerdì dalla conferenza dei servizi convocata dal presidente della Regione Toscana Giani.
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Obtorto collo, ha detto anche Giani: ma è in ballo la sopravvivenza di migliaia di imprese italiane e non ci sono soluzioni altrettanto veloci.
Da parte sua SNAM non ha perso tempo: nei giorni sorsi aveva trasferito a Piombino le tubazioni da istallare tra l’ormeggio della nave e la rete nazionale del gas.
La promessa è di far arrivare il gas alla rete, dalla nave già in rotta su Piombino, entro il prossimo aprile.
Sarà un’impresa, perché nel frattempo il Comune ha anche fatto ricorso al 🧑⚖️ Tar (se non arriverà per bloccarlo la tirata orecchie al sindaco del nuovo governo) e ci sono sempre imprevisti in questo genere di lavori.
Ma SNAM non improvvisa.
E le manifestazioni di piazza, anche le più convinte, non possono dare la vittoria al principio del Not in My Backyard (NIMBY) quando tutta l’Italia ha disperatamente bisogno di gas e l’alternativa sarebbe tornare al carbone.
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