I gommoni protagonisti a Bologna

Nella foto: Il Rio Inagua.
BOLOGNA – Sono stati oltre trenta i gommoni presenti al recente Salone Nautico nell’ente fiera bolognese, a dimostrazione del crescente interesse del pubblico per i battelli pneumatici: sempre più versatili rispetto ai motoscafi, ma oramai imbarcazioni dotate anche di estrema accoglienza, confort e lusso.
Il settore sta invece soffrendo un po’ nella dimensione che un tempo era la più diffusa, quella del “gommino” – oggi si chiama così – da 4 a 5 metri con la motorizzazione senza patente: colpa dei costi della materia prima in ascesa e della propensione delle famiglie a rimandare gli acquisti voluttuari.
Per i grandi rib difficile una selezione a livello di qualità e di prestazioni.
Anche perché conta molto l’abbinata con i motori, campo nel quale i fuoribordo sono arrivati ormai a potenze superiori ai 400 CV e si affacciano anche i primi elettrici.
Tra i produttori locali c’erano in esposizione i 12 modelli di Italiamarine, il cantiere napoletano un tempo celebre per i velocissimi motoscafi anche per la guardia di Finanza.
L’azienda ha presentato l’intera gamma dall’entry level con il 🛥 Vulcano 22, ai nuovi 🛥 33 Salina e 🛥 38 piedi Italia.
Per dimensione, il più grande dei gommoni semirigidi esporti è certamente il rib 🛥 Inagua L, del cantiere Rio Yachts, con i suoi 15 metri e 8 centimetri che può raggiungere la velocità massima di 64 nodi. Tra le esclusive novità, anche 🛥 Thor 8.0 del cantiere Prua al Vento. Entrambe le aziende per la prima volta si sono presentate in fiera a Bologna.