Dighe dei porti, ideali per l’eolico
Un po’ tutti i porti italiani – e non solo quelli italiani – sono alle prese con la conversione “green”, con piani importanti focalizzati in genere sui pannelli fotovoltaici.
C’è però chi, come l’ingegner Erminio Forzati di La Spezia, suggerisce per mail:
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Leggo di questa 🏃 corsa al fotovoltaico, che per quanto migliorato richiede pur sempre grandi estensioni, con risultati abbastanza modesti, quasi un ettaro per avere ‘energia necessaria ai consumi di un medio capannone industriale in porto.
Mi credo allora perché non usare le dighe esterne dei porti per l’eolico: non si può certo dire che ostano problemi paesaggistici, tra gru etc.
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Domanda breve che brevemente possiamo solo girare alle rispettive AdSP, proprio di questi tempi alle prese con la progettazione finale degli interventi per i quali attingere ai fondi del PNRR.
😕 🤨 In effetti le dighe esterne sono quasi sempre ventilate, rispetto ai parchi eolici offshore offrono anche il vantaggio di non disturbare la navigazione, oltre al collegamento con cavi certo più corti.
Da profani rispondiamo all’interrogativo dell’ingegner Forzati con un’unica parola: booh? 🤔🤨
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