Assarmatori e il cluster marittimo toscano

Stefano Messina
LIVORNO – La location questa volta è stata perfettamente calibrata: il traghetto della ⛴ Toremar “Liburna”, vecchia e gloriosa nave perfettamente ristrutturata e riarredata, che non sfigura a confronto dei tanti traghetti che solcano il Mediterraneo.
Attraccata nel porto mediceo, la “Liburna” ha accolto l’atteso evento di Assarmatori, che si è sviluppato secondo il programma con il saluto del direttore marittimo della Toscana ammiraglio 👤 Gaetano Angora, la relazione-analisi del presidente di Assarmatori 👤 Stefano Messina, quella del presidente di Toremar e vice di Assarmatori 👤 Achille Onorato, e infine il punto dall’ottica dell’AdSP presentato dal suo presidente 👤 Luciano Guerrieri.
Avremo tempo di approfondire sia gli interventi, sia le risposte nel breve dibattito che è seguito.
Il tema è stato di quelli più che delicati: lo stato dell’arte del cluster marittimo-portuale della Toscana, con focus ovviamente sia sul porto di Livorno, sia su quell’odio Piombino, sia – en passant ma nemmeno tanto – sugli altri scali toscani, a partire da Marina di Carrara (che fa parte dell’AdSP spezzina) sia delle isole.
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Punto dolente, almeno ad oggi, la complicata storia della gara per la Porto 2000, ovvero la società di gestione dei traffici passeggeri nel porto di Livorno.
Il contenzioso è noto; e malgrado i vari tentativi di composizione – Guerrieri ci si è speso per mesi – ancora oggi siamo con la spada di Damocle del Consiglio di Stato che dovrebbe dare la propria sentenza definitiva tra un mese.
La gara, come noto, è stata vinta dal raggruppamento d’imprese che fa capo ai gruppi Onorato ed MSC, oggi saldamente associati.
Il motivo del contendere, la eventuale “riserva” sui traffici passeggeri che la Porto 2000 ritiene aver acquisito, è un principio che se sarà sostenuto o meno dal Consiglio di Stato potrebbe incidere su tutti i porti italiani.
Il dibattito di due sere fa ha girato intorno a vari temi, come i collegamenti a servizio dei porti toscani, i ritardi della “bretella” di Piombino e tanto altro.
Sarà giusto riparlarne.
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