Il Giotto livornese negli hangar creativi

Nella foto (da sx): Rossi, il sindaco Salvetti, Della Ragione e l’assessore Lenzi.
LIVORNO – Per le generazioni d’oggi è solo uno sbiadito ricordo, a meno che non essere appassionati d’auto d’epoca. Ma la storia della fabbrica di supercar Bizzarrini, fabbrica tutta livornese creata da un geniaccio più che livornese, l’ingegner Giotto Bizzarrini, vale bene la mostra che da venerdì 14 a domenica 16 prossimi si terrà negli ex hangar dell’ATL, oggi convertiti in un luogo-culto, dove presentare aspetti della cultura e della storia labronica.
Nel presentare la rassegna (titolo “Bizzarrini, il Giotto dell’autmobile”) il sindaco Luca Salvetti e l’assessore alla cultura Simone Lenzi hanno messo l’accento proprio sulla genialità dell’allora giovane ingegnere, che seppe coinvolgere, in quel di Castiglioncello e di Cecina, decine di altri appassionati per creare la sua fabbrica di sogni automobilistici: le Bizzarrini, oggi considerate nel mercato vintage più preziose delle Ferrari. Con lui lavorarono anche Vincenzo Catarsi, altro geniaccio labronico visionario e noto poi in tutto il mondo, e decine di meccanici, artigiani, disegnatori, tutti con il marchio del territorio.
La mostra – hanno spiegato anche Riccardo Della Ragione e Raffaele Rossi – sarà un itinerario nella storia dell’auto: con la rassegna di auto vintage del club Topolino, conferenze, approfondimenti tecnici, disegni, foto dell’officina Bizzarrini e l’anteprima di un libro intitolato “Quando il genio si fa strada”. Tutto da vedere, specie per chi ha i motori nel sangue o appresa la storia della città più gentile.