Consegne più sostenibili ma anche più veloci
MILANO – Un recente studio pubblicato da IFOP e Star Service ha evidenziato che la consegna rimane il criterio più importante per i clienti di un e-commerce, più del prezzo e, forse, anche del prodotto stesso. Tuttavia, in modo del tutto inaspettato, allo stesso tempo sempre più consumatori esprimono consapevolezza e allineamento con le policy di Responsabilità Sociale d’Impresa (CSR) e di Gestione Ambientale, Sociale e di Governance (ESG) dei brand con cui scelgono di fare acquisti.
La stessa ricerca conferma che si è disposti a pagare di più per una spedizione sostenibile dal punto di vista ambientale, mentre una netta maggioranza (80%) accetterebbe una consegna più lenta se fosse più ecologica.
Ed è qui che Manhattan Associates, azienda tech che opera nel settore della supply chain e nel commercio omnicanale, descrive un paradosso: da un lato i consumatori affermano che le loro decisioni di acquisto sono influenzate dalla velocità di consegna degli ordini, eppure dall’altro la stragrande maggioranza desidera opzioni più sostenibili dal punto di vista ambientale, anche se in ultima analisi.
A confermare questo paradosso è uno studio condotto da Appinio, istituto di ricerche di mercato: nonostante i consumatori pretendano maggior rispetto per l’ambiente da parte delle aziende che vendono online, il 77% degli italiani non rinuncia alla consegna a domicilio, preferendola a soluzioni ben più ecosostenibili quali sono il ritiro in negozio o presso un punto di raccolta.
Con l’intensificarsi della ricerca di una logistica ultra-personale, è necessario essere in grado di orchestrare sia flussi ultraveloci che lenti, a seconda delle richieste dei clienti. Tuttavia, è necessario impegnarsi per rendere questi flussi più efficienti e il più possibile rispettosi dell’ambiente, perché nessuna azienda nel 2022 può permettersi di gestire la propria logistica senza una particolare attenzione ecologica.