A Piombino SNAM corre
PIOMBINO –
La politica va come sempre con il freno a mano tirato, ma l’impresa corre e cerca di bruciare i tempi, come l’emergenza energetica impone.
Così mentre si aspetta la conferenza dei servizi sul rigassificatore galleggiante per il 21 ottobre – e la relativa decisione per il 27 – la SNAM, proprietaria della nave 🛳 “Golar Tundra” destinata a Piombino – ha già portato in loco alcuni chilometri della tubazione d’acciaio da 46 pollici che servirà a collegare la nave alla rete nazionale in area Riotorto.
È prevista una trincea terrestre da scavare con una talpa meccanica per non interferire con la superficie.
😶 Il tutto potrebbe – e dovrebbe – essere operativo per il prossimo aprile. 😶
Una spinta alla realizzazione dell’impianto è venuta anche dal blocco del doppio gasdotto russo nel mal Baltico, per cui i circa 10 miliardi di metri cubi di gas previsti dalle due navi a Piombino e Ravenna (il 10% circa del fabbisogno nazionale) vengono considerati strategici.
Rimane il problema, non certo secondario, dei condizionamenti che la “Golar Tundra” in banchina creerà al traffico navale nel porto di Piombino: e agli altri insediamenti produttivi nell’area, che ovviamente ne risentiranno, almeno fino a quando – ha promesso lo stesso decreto governativo – la nave non sarà spostata al largo liberando la banchina.
Un anno, chiede il Comune, forse due o tre anni in termini più realistici.
Ma anche il “niet” del centrodestra alla nave in porto, a fronte dell’emergenza gas, sembra si sia già ammorbidito.
E si cercherà di accelerare il suo trasferimento al largo, sull’esempio – oggi da tutti magnificato – della OLT al largo di Livorno.