Elezioni logistica e fango
LIVORNO – D’accordo, su queste pagine non si fa politica, nemmeno a pochi giorni dal voto più importante del decennio.
Qui si fa, o per lo meno si prova a fare, informazione sull’economia marittima e sulla logistica.
D’accordo. Però a quattro giorni dalle votazioni, probabilmente siamo rimasti gli ultimi abbarbicati a questo obsoleto principio: perché economia e logistica ormai “sono” politica, o meglio in mano alla politica.
Ne consegue che il voto ✍, il nostro voto ✍, questa volta è importante.
D’accordo, siamo in democrazia (malata, basta guardare la lenzuola di simboli che domenica ci consegneranno con enorme spreco di tempo e di carta) e in democrazia si è liberi anche di non votare. Poi però non serve piangere sui risultati. Votiamo: tanto le occasioni di piangere non ci mancheranno lo stesso, chiunque vinca.
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D’accordo, in questa campagna elettorale hanno buttato fuori di tutto, specie vergognosi gossip, faccende di soldi sporchi, di corna e di stalking senatoriali (un tempo era più facile far pressione sessuale perché non c’era internet. Bastava dirle: “O me la dai o scendi”. Bei tempi, sussurra qualcuno, perché poche scendevano…) soldi, merda e fango a palate.
Peccato che sul fango da togliere nei porti si continua a menare il can per l’aia e su logistica moderna, infrastrutture urgenti, porti e mare nessuno o quasi ha fatto promesse.
D’accordo, come scriveva Voltaire nel suo “Candide”, siamo non migliore dei mondi possibili. Non c’è piovuto dal Cielo, ce lo siamo creati noi.
D’accordo dunque: prendetela pure come punizione ma andate a votare ✍.
Auguri.
Antonio Fulvi
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