Barche e sogni a Livorno
Il tema è vecchio, anzi antico. E il lettore che ironizza sul web probabilmente ci ha letto spesso sull’argomento. Poco parole dal fiorentino dottor 👤 Paolo R. ma significative:
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Vogliamo continuare a prenderci per le mele?
😶🙄😯 Il porto turistico a Livorno è come l’Araba Fenice: che ci sarà ciascun lo dice, quando sarà nessun lo sà. 😶🙄😯
In compenso sono già terminati i lavori della parte immobiliare nel povero ex cantiere Orlando.
Ma non doveva essere al contrario?
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Da cinici, potremmo rispondere che evidentemente il mattone tira più della barca.
La realtà è più complessa e c’entrano di mezzo la politica (che quasi cinquant’anni fa affossò il primo progetto del Marina del Mediterraneo alla Bellana, che pure era proposto e sostenuto dalla Compagnia Lavoratori Portuali) i tentennamenti degli enti pubblici, la fola che barca voglia dire soltanto ricchi, eccetera.
Oggi siamo ancora al fermo del “marina” del Mediceo, con la foglia di fico della promessa di mettere le barche in Darsena nuova (lasciando aperto il ponte girevole e facendo arrivare il traffico alla sede dei piloti prolungando via Edda Fagni) in attesa del nuovo progetto di approdo turistico (occhio, non lo vogliono chiamare “marina” chissà perché) di nuovo alla Bellana.
Vi riproponiamo i due progetti citati. Ma ad oggi – e chissà per quanto – dobbiamo accontentarci dei disegni.
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