Parte il dibattito sul ponte “dei sospiri”
LIVORNO – Se ne parlava da almeno un decennio, anche se più che altro nelle chiacchiere ufficiose.
Ma finalmente nell’intervista esclusiva al nostro giornale del segretario generale dell’AdSP avvocato Matteo Paroli, è stato dichiarato che trasformare il ponte in muratura della strada verso Tirrenia (nella foto) in un ponte mobile (levatoio o rotante) non risolverebbe i problemi del traffico verso le darsene Tirrenia (ed Europa) e ne creerebbe di nuovi di manutenzione continua.
Un’opinione personale di Paroli, che è funzionario di buon senso e intelligenza?
C’è da sperare di no: come immediatamente ha commentato l’operatore e ex presidente di Asamar Enrico Bonistalli, da anni sostenitore della soluzione “ponte fisso” più a terra rispetto all’attuale e con una luce uguale a quella del ponte dell’autostrada.
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“La soluzione che abbiamo sostenuto per scritto anche come Asamar – ricorda oggi Bonistalli – risponderebbe in pieno alle esigenze sia del traffico turistico verso Tirrenia, sia di quello pesante per le darsene portuali, con costi non certo superiori a quelli ad oggi prospettati per il ponte mobile.
Libererebbe anche l’area del Calabrone per poter finalmente tombale lo sbocco dei Navicelli in Darsena Toscana, che tanti problemi presenta, come lo stesso avvocato Paroli ha rilevato”.
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