Giovannini in porto a Trieste

Nella foto: Il ministro con il presidente D’Agostino.
TRIESTE – Il ministro – ancora per poco… – delle infrastrutture e mobilità sostenibili Enrico Giovannini ha visitato il porto di Trieste insieme al presidente Zeno D’Agostino, al direttore marittimo del FVG Vincenzo Vitale e al prefetto di Trieste Annunziato Vardè.
La giornata è stata l’occasione – riferisce l’AdSP – per illustrare al ministro gli sviluppi dello scalo Giuliano e l’avanzamento delle principali opere. Focus della visita lo sviluppo ferroviario e la digitalizzazione. Dopo una prima tappa al Porto Nuovo per vedere da vicino il parco ferroviario e le opere di infrastrutturazione, l’incontro è proseguito presso la Torre del lloyd, sede dell’Autorità di Sistema Portuale, per concludersi via mare sulla motovedetta della Guardia Costiera.
D’Agostino ha voluto evidenziare la rilevanza che riveste la digitalizzazione di tutte le operazioni dentro lo scalo, grazie soprattutto ad alcune implementazioni del Sinfomar, il Port Community System (PCS). “Con l’informatizzazione di tutte le attività collegate al porto – ha spiegato il presidente – sia lato mare che lato terra, si sono ridotti tempi e costi delle operazioni, facendo di Trieste uno dei porti più avanzati e competitivi d’Italia e d’Europa. Siamo l’unico porto europeo ad avere un PCS con la parte ferroviaria integrata. Tutto ciò ci permette di ottimizzare al meglio anche l’integrazione con l’autotrasporto, riducendone il forte impatto a livello portuale e urbano”.
Ampio spazio nel dialogo è stato dedicato agli investimenti legati alle infrastrutture ferroviarie, che permetteranno di arrivare al 2026 con tre nuove stazioni ferroviarie completamente rinnovate (Campo Marzio-Porto Nuovo, Servola e Aquilinia) e una capacità di 20 mila treni da 750 metri, portando di fatto a un raddoppio della capacità attuale.
“Anche i dati statistici del primo semestre parlano di un porto in crescita” ha rilevato infine D’Agostino. Oltre 5 mila, infatti, sono stati i treni operati (+7,54%); la movimentazione totale ha superato i 29 milioni di tonnellate rispetto lo stesso periodo del 2021 (+13,23%); le rinfuse liquide (+12,39%); il settore contenitori (+17,36%) con 431.454 TEU movimentati che corrisponde al miglior primo semestre assoluto per TEU movimentati); il comparto RO-RO (+ 10,90%).
“Per noi – ha concluso il ministro Giovannini – i porti non sono solo un luogo di imbarco e sbarco delle merci, ma luoghi di innovazione, ricerca e formazione. Trieste è avanti rispetto ad altri porti e si investe in questa direzione per attirare nuovi talenti, nuove persone, incluse le donne. Grazie a innovazione e digitalizzazione molte donne, infatti, possono trovare soddisfazione e lavorare nei nostri porti”.