Nautica, l’anno della (dura) verità?
CANNES – Il grande salone francese, il Festival dello yachting ormai affermato come uno dei più importanti d’Europa, è iniziato ieri 6 settembre e si concluderà domenica prossima.
Si è già visto che sarà, come ormai consueto, la sagra dei grandi yacht di prestigio, con i marchi italiani a farla da padroni:
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Azimut-Benetti,
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🛥 Sanlorenzo,
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🛥 Tankoa,
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🛥 Ferretti e marchi associati,
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🛥 Codecasa
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eccetera.
Sono nomi da soli capaci di rappresentare, oltre ai sogni dei VIP, anche migliaia di posti di lavoro dell’indotto. Ed è un settore che continua a macinare ordini malgrado le crescenti difficoltà per le materie prime, in particolare nelle componenti elettroniche.
Al Festival di Cannes seguirà una raffica di altri saloni nautici importanti, a cominciare dalla 📅 62a edizione del Salone di Genova (22-27 settembre) fino al 📅 Salone di Montecarlo (28 settembre-1 ottobre) e poi oltre Atlantico la rassegna americana più attesa, 📅 Fort Lauderdale dal 26 al 30 ottobre.
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Buona parte di questi saloni si regge sui grandi yachts, che rappresentano anche il prestigio dei paesi di appartenenza: ma trascina anche una consistente aliquota di segmenti “minori”, che va dagli accessori ai motori – sia entro che fuoribordo – ai motoscafi aperti, le moto d’acqua e specialmente i gommoni, ormai quasi tutti Rib (Rigid Inflatable Boats).
E in questo campo il mercato del 2023, già condizionato da quello di quest’anno che ha pesantemente zoppicato per carenza di componenti, si presenta con luci ma anche ombre.
Intanto in pieno Salone di Genova, domenica 25 settembre, ci saranno le elezioni politiche, in un paese che sta sperimentando proprio in questi giorni una delle più pesanti recessioni del ventennio: ci si chiese se anche chi può spendere avrà la voglia – o il coraggio – di investire quelle decine di migliaia di euro che occorrono anche per un semplice gommone con relativo motore. Secondo le più importanti riviste specializzate, la voglia ci sarebbe e forse anche le risorse: ma continuerà quella crisi delle componentistiche che quest’estate hanno praticamente reso introvabili i fuoribordo, gli stessi Rib di media e grande taglia e molti accessori elettronici di navigazione (questi ultimi per la verità incalzati dai telefonini di ulti generazione con annesso GPS, schemi meteo eccetera).
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Che cosa dobbiamo aspettarci allora per l’estate Nautica 2023?
Se facciamo punto considerando i tanti allarmi sull’economia globale, bisognerà tenere il freno a mano a portata, perché sono preannunciate ancora – per la piccola a media nautica di sicuro – aumenti di listini importanti e anche carenze di prodotto se non largamente prenotato.
Ciò malgrado, ai saloni partecipano tutti i marchi, dai più anziani alle new entry.
Prendiamolo come segno di speranza. Una volta andavamo: “Finché la barca va…”.
(A.F.)
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