La mappa mondiale dell’aridità
ROMA – Le stime più aggiornate dell’evapotraspirazione potenziale e dell’indice di aridità per tutto il mondo sono state recentemente pubblicate da un team internazionale di scienziati sulla rivista Nature – Scientific Data. Il database presenta i valori degli indici per l’intero globo a una risoluzione spaziale molto elevata (circa 1 km2) per il periodo 1970-2000 e pone le basi per realizzare proiezioni dell’aridità futura.
Antonio Trabucco, autore del CMCC, contribuisce al “Global Aridity Index and Potential Evapotranspiration Database” dal 2009, quando fu resa disponibile online la sua prima versione. La terza versione del database, pubblicata ora, apporta numerosi miglioramenti rispetto alle precedenti, grazie a metodi più complessi che descrivono l’effetto delle diverse variabili climatiche sui processi di evapotraspirazione e che si basano su un set di dati meteorologici più ricco, che utilizza l’ultima versione del database WorldClim 2.0.
Il database ha già dimostrato di essere un prezioso servizio pubblico a livello globale nelle sue versioni precedenti, che sono state scaricate quasi 50.000 volte e applicate a un’ampia gamma di discipline scientifiche, con quasi 1.500 citazioni. Gli argomenti dei lavori che citano il database spaziano da questioni ambientali globali come la siccità e gli incendi, alle migrazioni umane, alla pastorizia e alla desertificazione, all’ecologia e recupero della fauna selvatica, alla mortalità infantile e alla ricerca, anche epidemiologica, sulla salute umana e del bestiame, come gli effetti del controllo della malaria o del virus dell’Ebola in Africa.
Il dottor Robert Zomer, primo autore dello studio e presidente al Fellow della Chinese Academy of Sciences al Center for Mountain Futures, ha dichiarato: “Questi set di dati si sono rivelati utili per un’ampia gamma di applicazioni, in particolare per quanto riguarda la gestione dell’acqua e la produzione agricola, ma anche per applicazioni socio-ecologiche e socio-economiche che riguardano lo sviluppo sostenibile e il cambiamento climatico e possono essere particolarmente utili per l’adattamento locale al cambiamento globale”.