Non più… neanche mezze stagioni!
ROMA – “Prendiamo spunto dalle parole dell’amico Alessandro Santi, presidente di Federagenti, – ✍ scrive Assiterminal – per sottolineare con forza l’esigenza di concretizzare velocemente i presupposti per portare a termine i progetti normativi che questo governo ha avviato e su cui necessitiamo, tutti, di avere garanzie per perdere meno tempo possibile con i nuovi prossimi interlocutori istituzionali, all’avvio della prossima stagione di legislatura.
Facciamo solo alcuni esempi.
Ci sono opere che impattano direttamente sui porti e sulla loro capacità connettiva per la cui realizzazione si devono finalizzare i progetti e avviare i bandi: casi simili alle vicende di Venezia e Genova, solo per citare i più eclatanti, non si devono ripetere.
📌 “Necessitiamo di un’accelerazione nella semplificazione di procedure, processi, sui dragaggi, digitalizzazione, intermodalità per avere contezza della sostenibilità dei nostri business, della competitività delle nostre aziende (e del sistema portuale – logistico italiano).
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Gli strumenti per agevolare questi percorsi devono essere uniformi e semplificati:
- il dragaggio deve intendersi come un’attività funzionale alla manutenzione ordinaria;
- si deve attribuire sostanza alla parola “interoperabilità“, uscendo da logiche locali e mettendo davvero in rete tutti gli attori istituzionali e non, nella gestione dei dati condivisibili;
- è necessario mettere in atto presupposti misurabili incentivanti per agire sulle tariffe del traporto ferroviario, dell’utilizzo delle infrastrutture e su target di volumi incrementali;
- la sostenibilità energetica deve essere oggetto anche di potenziali partnership tra pubblico e privato sia per adeguare l’operatività delle banchine sia per essere attrattivi e competitivi verso i clienti dello shipping, con costi e nei tempi adeguati;
- si deve accompagnare la ripresa dei traffici passeggeri con misure di riequilibrio economico finanziario efficaci e esigibili.
📌 “Abbiamo necessità di vedere finalmente operativo – continua Assiterminal – un regolamento sulle concessioni che sia coerente con le innovazioni che scaturiranno dal decreto legge concorrenza, rafforzando l’attività di coordinamento e vigilanza della Direzione Generale del Ministero: è doverosa una regia dello Stato nella valutazione complessiva di affidamento delle concessioni di infrastrutture strategiche del Paese.
📌 “Il dialogo istituzionalizzato con gli operatori industriali, che sono i veri volani della produttività dei porti e dell’indotto da essi generato deve tornare al centro degli organismi locali e centrali della governance dei porti.
📌 “Ci si deve adoperare perché il fondo per il prepensionamento dei lavoratori delle imprese portuali avvii il suo iter formale sulla base della proposta di decreto ministeriale presentata alle associazioni datoriali e sindacali che sottoscrivono il CCNL dei lavoratori dei porti: ci sarà, poi, tempo e modo di affinarne criteri e perimetri; così come si deve lavorare sinergicamente per un nuovo progetto nazionale che sviluppi una maggiore consapevolezza sulla formazione, la sicurezza, la riqualificazione del personale operativo e l’individuazione di processi per l’inserimento di nuove figure professionali, noi ci stiamo provando!
📌 “Si devono valutare adeguate misure di regolazione del mercato valorizzando le capacità di investimento e di integrazione di ciascuno a parità di regole del gioco.
📌 “Abbiamo e avremo bisogno di interlocutori preparati (come alcuni con cui abbiamo “navigato” sino ad oggi si sono dimostrati e auspichiamo possano proseguire in questo percorso) con deleghe effettive e in grado di fare sintesi insieme alle strutture ministeriali che guideranno questi processi: il tempo è poco – conclude la nota di Assiterminal – e che si guardi dal mare o da terra, da Chigi o da Porta Pia solo competenze, visione e capacità di esecuzione potranno essere i requisiti minimi di un’azione efficace.
Il cosiddetto cluster c’era e c’è pronto a dare una mano, a correggere la rotta senza alibi e a prescindere dalle sigle che lo contraddistinguono.”
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