Federagenti sferza la politica
ROMA – 🗣 “Operiamo su quella linea di confine fra terra e mare che sono i porti e, con l’umiltà che ci ha sempre caratterizzato, possiamo vantare un punto di osservazione privilegiato sul mondo, su quegli interscambi via mare strategici per le materie prime e l’energia, vitali per i prodotti finiti. E da questo punto di osservazione possiamo solo ribadire un’esortazione: ‼⚠ “Fate in fretta e non fermate la macchina, frapponendo ostacoli procedurali o inerzie ingiustificate”. ‼⚠
Secondo 👤 Alessandro Santi, presidente della Federazione italiana degli Agenti e dei Raccomandatari Marittimi, la crisi di Governo non significa, contrariamente a quanto si tende a far credere, un black out decisionale.
Un Governo in carica esiste e può varare decisioni anche importanti; e il Governo che verrà avrà il dovere di mettersi al lavoro subito, testa bassa, per fare quello che va fatto tagliando procedure, orpelli, burocrazia.
🗣 “Per noi, che viviamo quotidianamente sulle banchine, sono prioritari alcuni interventi – sottolinea Santi – e li indichiamo, come da sempre, a chiara voce.
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Il sistema portuale e logistico italiano ha bisogno subito di garanzie sulla realizzazione delle nuove infrastrutture siano esse inserite nel PNRR o no, dello sblocco dei lavori di dragaggio che rischiano di stoppare sotto fango e terra l’operatività dei porti, dello snellimento burocratico di tutte le procedure autorizzative necessarie a far funzionare il sistema logistico del Paese, della revisione della 84/94 che riporti gli operatori portuali al centro delle decisioni strategiche e dell’adeguamento ai nuovi scenari normativi della nostra legge professionale”.
🗣 “A noi non interessa la forma, ma la sostanza della scelta, da tempo necessaria, che abbiamo con forza evidenziato a partire dalla nostra assemblea dell’anno scorso: l’Italia si deve dotare di uno strumento di ‘Governo’ dell’Economia del Mare nel suo concetto più allargato, che sia sovraordinato ai singoli Ministeri e che dipenda direttamente dalla Presidenza del Consiglio a cui è demandata la linea strategica di un paese che, rivolgendosi nuovamente al mare e solo da esso, potrà guardare positivamente al futuro.
“Come Agenti Marittimi – conclude il presidente di Federagenti – siamo pronti a denunciare ogni tentativo di indurre inerzia o di strumentalizzare la situazione politica, trasformandola in un alibi, con il risultato di fermare il settore mare, vitale per il Paese”.
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