Tanti ordini di navi: ma poi i marittimi ci saranno?
Dal lettore Gianluca Conte ci arriva un fulminante messaggio mail a commento delle notizie relative agli ordini di nuove navi:
✍ Tanti ordini di nuove navi, leggo sulle vostre pagine: ma che ordine a fare se poi ❌👷👮♂️ non ci sono marittimi? 👷👮♂️❌
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😈 Sembra una provocazione quella del nostro lettore: e forse lo è anche.
Ma tocca una realtà alla quale si stanno confrontando molti paesi marittimi: e la stessa Unione Europea spinge per corsi di formazione professionale, per incentivare le iscrizioni agli istituti tecnici ex istituti nautici, ed anche – la più recente richiesta appoggiata da Confitarma – per imbarcare marittimi extra-comunitari alle navi di bandiera.
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😕 Perché oggi mancano i marittimi?
Il fenomeno ha origini complesse: la vita a bordo, specie nelle navi che stanno lontane da terra per settimane (o anche più) non invita certo i giovani. La vocazione marittima è in crisi anche per la decrescita della natalità nelle aree che erano tradizioni fucine di marinai. Poi c’è la concorrenza di tante bandiere, che spesso offrono ingaggi al rialzo per i pochi ancora sul mercato.
🤔🤯 Cambieranno le cose nel prossimo futuro?
Senza spingerci ancora nella quasi fantascienza delle navi “unmanned”, cioè senza equipaggio, c’è un impegno generale a coprire i bisogni della navigazione, che per l’Italia – che dipende dal mare per tutto – è di vitale importanza.
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