La Giornata del marittimo

Nella foto: Marittimi al lavoro a bordo.
TRIESTE – Sabato scorso 25 giugno era The Day of the Seafarer. “Per un giorno, per sole 24 ore, nel mondo si è reso omaggio alla gente di mare, ai suoi sacrifici, alle sue sofferenze. Se la vita degli equipaggi in mare è dura – scrive in un post Sergio Bologna, noto docente universitario e scrittore – lo è diventata ancora di più in questi anni di pandemia. Navi intrappolate in porti congestionati o costrette alla quarantena o a restrizioni arbitrarie, tenute alla larga. Equipaggi a cui sono mancati cibo e acqua, cure per gli infetti e medici, con attese per mesi a bordo senza salario, protratte ben oltre i termini di scadenza degli ingaggi.”
“Care/i: così inizia la newsletter AIOM – continua Bologna – che abbiamo voluto dedicare ai problemi del lavoro nella supply chain globale. Non è nulla: è solo un gesto di riconoscimento alla fatica di quel milione 647 mila marittimi (secondo alcune stime recenti) e a un numero imprecisato di lavoratori della logistica, che hanno svolto compiti essenziali durante la pandemia. Per ricordare che esistono. Un gesto simbolico, che farà sorridere qualcuno, ma al quale forse qualcuno altro vorrà associarsi”.