Programmare con la sfera di cristallo
ROMA – In questi climi di guerra permanente – e non solo in Ucraina ma anche nelle sale “sorde e grigie” del Governo nazionale – si sono fatte più ipotesi per la presenza all’intero svolgimento dei lavori di Assoporti del ministro del MIMS 👤 Giovannini.
Perché per la prima volta, un ministro non si è limitato a un 📄messaggio 📄, o a una 👩💻 presenza virtuale 👩💻, o al massimo a una 🏃 toccata e fuga🏃: questa volta c’è stato dall’inizio alla fine.
Ovvio che Rodolfo Giampieri se ne mostri orgoglioso, come al massimo riconoscimento del Governo al ruolo dell’Associazione dei porti, rinata dopo un lungo periodo di scarsa considerazione da parte dei governi.
Lo stesso ministro ha sottolineato come la struttura dei porti italiani e il loro “sistema del sistema” sia determinante per l’economia nazionale, oggi squassata da cento minacce.
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🗣 Il “sistema” più o meno funziona – ha detto il ministro se vogliamo sintetizzare sfrondando l’intervento dagli orpelli – 🗣 malgrado i tanti problemi: comprese le incertezze permanenti che ci crea la commissione UE con il tormentone (annesse minacce di sanzioni) tra natura pubblica o privatistica delle AdSP.
Che a Roma ci si lamenti del tormentone è un fatto positivo: lo è meno, nostro parere, che il tema non sia stato ancora risolto dopo anni e di tonnellate di carte.
Tanto che ha ragione Giampieri quando sostiene – come ha fatto un’assemblea – che latrare specialmente programmare nella nebbia che avvolge il futuro è come cercare questo futuro nella sfera di cristallo.
Comunque, auguri.
A.F.
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