Assoporti, tra orgoglio e anti-burocrazia

Enrico Giovannini
ROMA –
Il presidente di Assoporti Rodolfo Giampieri nella sua relazione all’assemblea delle AdSP non ha ingoiato 💊 la pillola 💊: sia pur con il necessario contorno di ringraziamenti e di raffronti positivi, ha detto e ripetuto che il primo ostacolo all’Italia della logistica sul mare – ma non solo – è il sistema burocratico, farraginoso e castrante.
E l’UE non aiuta, con le incertezze legislative che sembrano voler punire l’Italia dei porti.
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Estrapoliamo dall’ 🎙📑 intervento di Giampieri 🎙📑 alcuni dei passaggi più significativi.
🗣 Ci troviamo qui – ha detto – in un momento storico senza precedenti per l’Europa dal dopo guerra. Come già accaduto durante le varie fasi della pandemia, il conflitto in atto ci mette di fronte all’imprevedibilità degli eventi, e come questi possano modificare lo scenario in cui operiamo in maniera del tutto improvvisa.
Però i porti ▶ non si fermano ▶, è così che abbiamo voluto aprire la nostra assemblea perché la filiera porti-logistica si è dimostrata resiliente e organizzata.
Poiché per decidere occorre conoscere, abbiamo pensato di realizzare un documento di approfondimento insieme a SRM, che in qualche modo guarda agli scenari futuri. (disponibile sulla homepage del sito).
Il Mediterraneo è tornato al centro delle rotte e, in quest’ottica, l’Italia diventa strategica, sia per destino geografico che per capacità di reazione. Per questo motivo, oggi serve più che mai visione e coraggio nelle scelte da effettuare per sfruttare le opportunità che si stanno creando. È giunto il momento di agire tutti insieme e di farlo in maniera razionale e intelligente. Mai come adesso, con la trasformazione del mondo, guidata da due grandi obiettivi economici e sociali: la transizione ecologica e quella digitale.
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Come noto, le AdSP coordinate da Assoporti, hanno presentato ricorso avverso la decisione della Commissione Europea in materia di tassazione delle attività nei porti, considerate attività di natura economica.
Su questo argomento non voglio entrare nel tecnicismo giuridico, ma vorrei dire che Assoporti è in prima linea con tutte le AdSP, auspicando che si trovi una soluzione che tenga conto della peculiarità del settore, e che eviti di indebolire un comparto strategico della logistica moderna italiana.
Ed è per questo che sarebbe opportuno riscoprire un valore fondamentale, principio fondante delle Autorità Portuali prima, delle AdSP adesso: maggiore autonomia amministrativa e maggiore autonomia finanziaria per dare risposte veloci alle necessità delle imprese. Sono orgoglioso di operare in un’Associazione unita che sta lavorando a testa bassa per l’interesse generale del Paese
Tuttavia, dobbiamo essere realisti, senza una semplificazione robusta, razionale e intelligente questi obiettivi ambiziosi avranno difficoltà ad essere realizzati.
La semplificazione è necessaria per garantire l’apertura dei cantieri e realizzare le opere previste dalle diverse fonti di finanziamento.
Vogliamo lavorare bene e nel pieno rispetto delle norme in vigore, ma chiediamo che queste norme siano fluide e che ci sia un unico ente di indirizzo, di regolazione e di vigilanza.
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Concludendo, la globalizzazione (spostamento merci da un continente all’altro) è avvenuta e avviene attraverso il mare (sopra le navi e sbarca sui territori attraverso i porti) e sarà sempre il mare a trasportare innovazione e sviluppo, merci e persone. Soltanto questo basterebbe per definire l’importanza assoluta della portualità per il nostro Paese, finalmente riconosciuta come strategica. Quello che rimane da fare per tutti noi è lavorare per eliminare possibili ostacoli allo sviluppo e al cambiamento. 🗣
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