Le baruffe in quel di Piombino
PIOMBINO – Ci abbiamo “ponzato” qualche giorno, ma alla fine ha prevalso la voglia di tornare sul tema: ovvero se il porto di Piombino sia o no trascurato nel sistema dell’AdSP del Tirreno Nord.
Una risposta alla baruffa scatenata dalla politica piombinese è già arrivata sul web direttamente dal presidente (piombinese)
👤 Luciano Guerrieri: che ha trasformato l’accusa lanciatagli dai livornesi in un merito per Piombino: ovvero, 4⃣/5⃣ membri del Comitato di Gestione dell’AdSP sono di Piombino. Vale il principio del “Cicero pro domo sua”?
Vero è che gli insediamenti produttivi sono andati a rilento, e che la stessa PIM (Piombino Industrie Marittime) ha – come scrive Guerrieri – “un dignitoso portafoglio clienti”: certo non ha trovato ponti d’oro e si è anzi dovuta creare da sola collegamenti elettrici ed idrici, solo per citare un dettaglio. Ma comunque c’è.
Sulle contestazioni relative all’organico, Guerrieri sembra aver malignamente rinviato la palla alle ambizioni di “qualche dipendente/dirigente”: fratelli coltelli, visto che per anni si è lavorato insieme?
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Guerrieri ha anche chiuso le polemiche sul pericolo (o risorsa?) del rigassificatore che il Ministero vuol piazzare nel porto: esula dalle sue competenze perché il Governo ha detto che nominerà un commissario ad ACTA.
Guerrieri sembra auspicare che il commissario sia il presidente della Regione, aprendo però un altro capitolo di baruffe:
⁉😕🤔 non è stato proprio il presidente Giani a dire che il rigassificatore sarebbe ben accetto perché finanzierebbe – con il principio delle compensazioni – la tanto sospirata 329 di collegamento al porto? ⁉😕🤔
Se ha ragione Giani dobbiamo accettare anche il principio, eticamente piuttosto discutibile, che quando ce lo mettono nel didietro possono farlo ‼‼ purché usino la vaselina ‼‼.
Ma pare che oggi funzioni così, ricordiamoci dell’OLT e di quanto ha dovuto dare al territorio in “compensazioni”.
Una vaselina 💶 💶 molto costosa 💶 💶, ma ha funzionato…
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