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Da dove arrivano i rifiuti in mare

PISA – Nell’ambito di “Blue Resolution”, progetto guidato dalla 🏣 Scuola Superiore Sant’Anna 🏣 e incentrato sul tema dei ♻️❎🚯rifiuti marini ♻️❎🚯, è stata pianificata una serie di campagne di monitoraggio per sondare e classificare i rifiuti presenti nelle spiagge del litorale toscano. Il monitoraggio è stato ripetuto sia in siti differenti per composizione del substrato, ampiezza della spiaggia e localizzazione, sia in stagioni diverse. 

Le campagne di campionamento sono state condotte durante l’estate e l’autunno 2021.

Al termine delle campagne i risultati delle statistiche sui campionamenti sono stati analizzati e sintetizzati in report dedicati. 

Al fine di comprendere le potenziali fonti da cui provengono i rifiuti campionati dal gruppo di ricerca, sono stati predisposti due incontri con stakeholder locali, esperti nelle tematiche relative alla gestione dei rifiuti, all’inquinamento marino e alla tutela degli ecosistemi marittimi. 

I partecipanti ai due stakeholder meeting sono stati:

  • Scuola Superiore Sant’Anna:
    • Natalia Gusmerotti,
    • Alessandra Borghini,
    • Tiziana Iannuzzi e
    • Greta Colombi;
  • Leonello Trivelli, responsabile del Settore Innovazione di Scapigliato;
  • Antonio Fulvi, riferimento per la città di Livorno di Marevivo;
  • Andrea Bartoli, responsabile regionale Federcoopesca- Confcooperative. 

Agli incontri hanno preso parte, inoltre, i referenti di Dario Arbi Spa, in particolare Alessandro Arbi, Federico Busignani e Lorenzo Arbi. 

Durante i due incontri, della durata di circa due ore ciascuno, si è quindi proceduto all’analisi della documentazione raccolta durante le campagne di campionamento, con supporto di materiale fotografico. L’approccio utilizzato per condurre questa attività è la Matrix Scoring Technique – MST, più dettagliatamente illustrata nella sezione successiva del documento. 

La Matrix Scoring Technique è un metodo sviluppato da Tudor & William (2004) per il monitoraggio e l’identificazione delle fonti dei rifiuti rinvenuti in alcune spiagge del Regno Unito, che si presta – tuttavia – ad essere replicato in altri siti per le medesime finalità. 

Questo metodologia è volta ad identificare la probabilità che un rifiuto, rinvenuto sulla spiaggia, provenga da sorgenti specifiche, preventivamente identificate sulla base della letteratura esistente (Tabella 1).

A differenza di altri approcci, la MST, però, permette di considerare che una stessa categoria di rifiuti possa provenire da fonti differenti (ad esempio una bottiglia di plastica potrebbe derivare dalle attività turistiche costiere, così come da un rilascio durante la navigazione commerciale), attribuendo tuttavia classi di probabilità diverse a seconda della fonte considerata. 

Questo approccio “semplificato” è stato scelto perché funzionale all’applicazione in un contesto di tavolo di lavoro con stakeholder con competenze specifiche e diversificate. La classificazione è stata inoltre considerata abbastanza ampia e flessibile da poter includere eventuali modifiche in corso d’opera, come effettivamente avvenuto nel corso dei meeting. Tali modifiche sono state apportate – grazie agli input dei partecipanti – per far sì che la classificazione includesse tutte le possibili dinamiche di rilascio e fonti che fossero rappresentative dei rifiuti rinvenuti nelle campagne di monitoraggio. 

Pubblicato il
1 Giugno 2022
Ultima modifica
6 Giugno 2022 - ora: 11:22

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