E i costieri fanno il pieno del greggio
LIVORNO – Da un certo punto di vista è un segnale confortante:
dopo anni di “stanca”, vediamo davanti ai nostri porti un via-vai di petroliere che è diventato quasi giornaliero.
L’Avvisatore del porto labronico nelle ultime settimane ha registrato una decina di petroliere, provenienti dai paesi più diversi e non più dal porto russo di Novorossiysk sul Mar Nero che in precedenza era il primo fornitore.
Arriva:
- sia crudo (con la “Panarea” di Algeciras)
- sia greggio pre-trattato (con la maltese “Parthenon.Ts”) che ha letteralmente fatto un lungo giro nei porti italiani, sbarcando greggio cercato in Scozia – dove la produzione dalle piattaforme sul mare è in forte aumento – in quantitativi distribuiti per ciascuno dei porti intorno a 25 mila tonnellate (in Italia ha sbarcato Taranto, Genova e Livorno).
- Analogamente in Adriatico arrivano navi dall’Egitto e dalla Libia, dove è ripresa l’estrazione.
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Secondo quanto riferiscono all’ENI, si sta cercando di riempire tutti i depositi costieri in vista del paventato blocco delle forniture russe di gas e di greggio: perché se la guerra continuerà, si preannuncia un inverno in cui le scorte di questo periodo saranno essenziali.
E dove la capacità e la disponibilità dei costieri potrà fare la differenza.
A.F.
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