Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

La filiera lucchese della carta

Agnese Pini

LUCCA – Due giorni fa si è svolto a Lucca il primo appuntamento del ciclo “Le sfide dei territori italiani”, serie di incontri per approfondire l’impatto socio-economico nella struttura organizzativa e nei processi di produzione nelle principali filiere di produzione regionali. Il primo incontro, sul futuro della carta è stato organizzato da Agnese Pini,  direttrice del quotidiano La Nazione, e ospitato a Palazzo Bernardini, prestigiosa sede di Confindustria Toscana Nord e coordinatore Francesco Meucci.

Il settore della carta, con la cellulosa che rappresenta uno dei principali traffici specializzati del porto di Livorno, è in gran fibrillazione per l’aumento del costo della materia prima: ma ha voluto riconfermare la sua validità anche e specialmente per la stampa.

“Il nostro distretto cartario ha dimostrato di saper essere innovativo. Non solo nei processi produttivi e nella grande capacità di crescita a livello nazionale e internazionale, ma anche sui temi dell’economia circolare. Basta pensare al riciclo della carta che, grazie anche al confronto con il Comune, Ascit e il Centro Ricerca Rifiuti Zero, rappresenta oggi un modello interessante – ha  dichiarato Luca Menesini sindaco di Capannori e presidente della Provincia di Lucca -. Di fronte alle nuove sfide che il comparto, ma anche noi Istituzioni, ci troviamo a vivere, dobbiamo lavorare sul tema delle risorse, energetico e dei rifiuti e ci dobbiamo lavorare in chiave di sostenibilità. Il green e la sostenibilità non sono in contrapposizione a competitività e sviluppo, anzi: l’Europa e il PNRR ci dicono ancora con più forza che la strada è quella della transizione ecologica e che dobbiamo premere tutti l’acceleratore su questo, anche per favorire nuova occupazione”.

“Il settore cartario rappresenta per Lucca un patrimonio di eccezionale importanza per una molteplicità di motivi, dai più immediati e concreti quali la generazione di pil e di occupazione a quelli immateriali, ma non per questo meno significativi, come l’identità storica della comunità – ha aggiunto Tiziano Pieretti, vicepresidente di Confindustria Toscana Nord e presidente della sezione Carta e cartotecnica di Confindustria Toscana Nord – L’industria cartaria significa per la provincia di Lucca 3,6 miliardi di fatturato e 7.400 addetti: un asse portante dell’economia locale, che nel tempo ha saputo rinnovarsi e rispondere agli stimoli di mercati e normative, a cominciare dalla sostenibilità. Altre sfide, come quella dei costi energetici, ci stanno impegnando e ci impegneranno nel prossimo futuro: occorre che le imprese siano sostenute nei loro sforzi per non perdere posizioni ma anzi per consolidarle.”

“La Toscana e il distretto cartario di Lucca, in particolare, rappresentano da sempre un’eccellenza nella filiera del riciclo di carta e cartone – commenta Carlo Montalbetti, direttore generale di Comieco, Consorzio Nazionale per il Recupero e Riciclo degli Imballaggi a base Cellulosica – E questo non solo per il fatto che la regione si colloca al secondo posto in Italia per raccolta differenziata procapite di carta e cartone (77,4 kg/ab) ma anche per l’importante quantità di macero che le cartiere toscane trasformano in nuova materia prima: nel 2021, in Toscana, sono state impiegate nella produzione oltre 1 milione di tonnellate di macero, pari a circa 1/5 del totale utilizzato in Italia.”

Pubblicato il
14 Maggio 2022

Potrebbe interessarti

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora

La quiete dopo la tempesta

Qualcuno se lo sta chiedendo: dopo la tempestosa tempesta scatenata a Livorno dall’utilizzo del Tdt per le auto di Grimaldi, da qualche tempo tutto tace: sul terminal sbarcano migliaia di auto, la joint-venture tra...

Leggi ancora