Chi è caro agli Dei
LIVORNO – Una grande festa del mare, rilanciata dopo anni di lockdown con la partecipazione di centinaia di appassionati, tante accademie navali estere, un record di velisti diversamente abili: così la Settimana Velica Internazionale livornese, con annesso Trofeo Accademia Navale. Poi, l’ultimo giorno, la tragedia:
un velista cinquantenne di Cattolica s’è preso in faccia il boma del suo Laser ed è finito in mare.
Quando l’hanno ripescato non c’è stato più niente da fare.
Annullate tutte le regate, in tono minore la cerimonia finale, lutto e costernazione. Dal Comitato Organizzatore una breve, amara nota finale.
“La città di Livorno, l’Accademia Navale ed il Comitato dei Circoli Velici Livornesi esprimono il più sentito cordoglio ai familiari di Massimo Patelli, deceduto nelle acque antistanti il capoluogo labronico durante una regata della classe ILCA Master nell’ambito della “Settimana Velica Internazionale 2022”.
“A seguito del tragico lutto tutti gli eventi sportivi e collaterali sono stati annullati”.
“Siamo profondamente addolorati e scossi per il tragico evento. Giunga alla famiglia la commossa vicinanza nostra e dell’intera organizzazione della Settimana Velica Internazionale Accademia Navale – Città di Livorno”.
Firmato: il sindaco di Livorno dottor Luca Salvetti, il comandante dell’Accademia Navale di Livorno, ammiraglio di divisione Flavio Biaggi e il presidente del Comitato dei Circoli Velici Livornesi, dottor Andrea Mazzoni.
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Di fronte alla morte, che pure è la naturale conclusione di ogni vita, ogni festa si tinge di doloroso rispetto. Anche se la morte di un appassionato di vela che cade durante il suo sport preferito, fulminato nel pieno della passione e nell’eccitazione della gara, non è la peggiore delle tante fini possibili.
Era un giovane, e val la pena ricordare il frammento del poeta greco Menandro:
“Muore giovane chi è caro agli Dei”.
Non è una consolazione per i suoi cari, i suoi amici, tutti noi che l’abbiamo conosciuto in questi giorni.
Addio Massimo, dormi, riposa.
“Tambien se muere el mar”
scriveva Garcia Lorca. (A.F.)