Crociere OK, a Costa il primato
MIAMI – L’Italia delle crociere torna a crescere, dopo due anni di forti difficoltà dovute alla pandemia. Analizzando la programmazione degli itinerari, si osserva in prima battuta una crescita esponenziale nel numero di toccate delle navi da crociera nei porti italiani, che riallinea il trend a quello della stagione 2019. È questo il messaggio di Sergio Senesi, presidente di Cemar Agency Network di Genova, che ha presentato – nell’ambito del Seatrade Cruise Global a Miami – le previsioni 2022 e 2023 per il settore crocieristico nei porti italiani. “In Italia le crociere tornano finalmente a crescere, in termini sia di toccate navi che di passeggeri movimentati – dichiara Sergio Senesi – Dalle previsioni per il 2022 e il 2023 abbiamo ricevuto segnali incoraggianti. Oggi, dopo due anni di pandemia, la crociera è infatti considerata la soluzione più sicura per le vacanze, grazie ai protocolli sanitari applicati dalle Compagnie”.
Secondo le previsioni di Cemar Agency Network, al termine del 2022, saranno circa 8.800.000 i passeggeri movimentati nei porti italiani (+340% rispetto al 2021 e -26% rispetto al 2019). Le toccate nave saliranno invece a 4.824 unità, riportando questo dati ai livelli prepandemia (4.895 nel 2019). Saranno infine 157 le navi in transito nelle acque italiane in rappresentanza di 48 compagnie di navigazione. In base alle prime valutazioni, la crescita esponenziale proseguirà anche nel 2023. Secondo le proiezioni i passeggeri movimentati supereranno i 12.000.000, ritornando finalmente ai livelli record del 2019.
Ritornando al 2022 saranno 75 i porti italiani coinvolti nel traffico crocieristico. Proseguirà il primato di Civitavecchia, seguita da Genova e Napoli, mentre – secondo Cemar Agency – spicca la decrescita di Venezia: il blocco dello scalo e il ritardo nelle soluzioni alternative ha provocato l’allontanamento delle Compagnie di crociere, a favore dei porti di Trieste e Ravenna. Tra le compagnie che nel 2022 movimenteranno il maggior numero di passeggeri nei porti italiani, il podio è occupato da MSC Crociere, Costa Crociere e Norwegian Cruise Line, seguite da Royal Caribbean e Celebrity Cruises. Il numero di passeggeri movimentati è stato calcolato sul numero di posti letto bassi (cabina doppia).
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I mesi più trafficati saranno quelli di ottobre (706 scali), maggio (660 scali), settembre (615 scali) e luglio (573 scali). Il giorno più trafficato sarà domenica 9 ottobre con 35 navi ormeggiate nei porti italiani e oltre 82.000 passeggeri movimentati in una sola giornata. Per il traffico crocieristico su base regionale, la Liguria si conferma prima in classifica, oltre ad essere la regione in cui si concentra l’83% delle agenzie che gestiscono gli scali delle navi in tutti i porti d’Italia, seguita da Lazio, Sicilia e Campania. “L’Italia si riconferma prima destinazione crocieristica del Mediterraneo, con ulteriori spazi di crescita per il biennio 2022-2023 che è appena iniziato e che sarà caratterizzato dalla consegna di nuove navi, sempre più green. Le previsioni positive non ci devono indurre ad abbassare la guardia: resta per esempio l’incognita Venezia, che ad oggi non è stata risolta e che crea forti dubbi di programmazione su tutto il Mar Adriatico” dice Sergio Senesi.
“L’Italia delle crociere torna a crescere, dopo due anni di difficoltà dovute alla pandemia, e Civitavecchia, il porto di Roma da cui le crociere nel 2021 sono ripartite a livello mondiale, si conferma al vertice del Mediterraneo, con una previsione per il 2022 di circa 1,5 milioni di passeggeri”. Lo ha dichiarato Pino Musolino, presidente dell’AdSP del Mar Tirreno Centro Settentrionale, a Miami per il primo Seatrade “post-pandemia”.
“Si percepisce una grande voglia di ripartire – aggiunge Musolino – e sebbene si sia ancora lontani dai numeri del 2019, mi pare che comunque i segnali di rilancio siano molto chiari. Già nel primo trimestre, anche con circa 20 navi in meno rispetto a quelle previste inizialmente, Civitavecchia ha fatto registrare circa 58.000 crocieristi rispetto ai 10.000 dello stesso periodo dello scorso anno. Ora bisogna farsi trovare pronti ed in questo senso i primi colloqui con i principali armatori sono stati molto positivi”.
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