Visita il sito web
Tempo per la lettura: 3 minuti

Darsena Europa, primo passo

LIVORNO – Le incognite sono ancora parecchie, specie sul piano finanziario. Ma in tanti si va avanti: “Memento audere semper”, osare sempre come citava D’Annunzio. Due giorni fa, a palazzo Rosciano sede dell’AdSP livornese, è stato formalmente sottoscritto il contratto per i lavori propedeutici alla protezione e ai fondali foranei della Darsena Europa. Presente il presidente della Regione Eugenio Giani – Firenze come noto ha messo sul piano ben 200 milioni di euro – insieme al consigliere  Francesco Gazzetti, con la firma del contratto, gli aggiudicatari avranno a disposizione 90 giorni per consegnare il progetto esecutivo, per predisporre il quale sono stati incaricati Technital spa (società mandataria), Modimar Project ed E&G. Successivamente, comunque a breve, verranno avviate le attività per la bonifica bellica, che richiederanno 270 giorni di tempo.

I lavori veri e propri dureranno 1700 giorni, a partire dalla fine di autunno come ha detto il presidente Luciano Guerrieri.

Si prevede la realizzazione di una Diga Foranea esterna di 4,6 km, composta dal nuovo molo di sopraflutto (Diga Nord) e dalla nuova Diga della Meloria in sottoflutto (mentre quella vecchia verrà demolita). Verranno inoltre realizzate dighe interne per 2,3 km, a delimitare le nuove vasche di colmata (100 ettari) che si andranno ad aggiungere a quelle già esistenti (da 70 ettari) e già oggetto di un progetto di consolidamento.

[hidepost]

Gli interventi di dragaggio sono finalizzati all’imbasamento delle nuove opere, all’approfondimento dei fondali ad almeno 16 metri – Giani ha parlato ottimisticamente di 20 metri – del canale di accesso e alla realizzazione dei bacini e delle darsene interne.

In tutto, verranno dragati 15,7 milioni di metri cubi di sedimenti. Una quota parte del materiale di escavo, per un totale di cinque milioni di metri cubi – è stato ricordato – verrà destinato al contrasto dell’innalzamento del livello del mare e della perdita delle superfici della costa per effetto dell’erosione costiera. Al tempo stesso i sedimenti verranno impiegati come materiale di riempimento e di costruzione, in sostituzione del materiale vergine di cava, quindi con finalità di protezione del paesaggio. Per il raggruppamento d’imprese che ha vinto la gara (unico partecipante) ha firmato Carlo Alberto Marconi per Sidra. Reciproci complimenti, nella cerimonia, per il gran lavoro di squadra che ha coinvolto sia la Regione, sia il Comune (presenti il sindaco Luca Salvetti e l’assessore Barbara Bonciani) sia la stessa struttura interna all’AdSP guidata con mano ferma da Roberta Macii, da lungo tempo in piena sintonia con il suo presidente Guerrieri.

Contestualmente all’avvio del lavori, l’AdSP al nuovo e separato appalto con la gara del terminal vero e proprio, per realizzare e gestire il quale verrà chiesto il contributo dei privati intorno ai 300 milioni (calcolo ad oggi…).

Le dimensioni della facility prevedono 60 ettari di piazzale, una banchina di 1400 metri lineari con fondali a -16 metri (con possibilità di approfondimento fino a -20 metri), un nuovo canale di accesso a Nord del porto con fondali a -17 metri (con possibilità di approfondimento a -21 m).

Con la nuova infrastruttura, Livorno si pone l’obiettivo di raddoppiare il traffico dei container, passando dagli attuali 800 mila ai futuri 1,6 milioni di TEU. “Ci aspetta un percorso complesso dal punto di vista tecnico e amministrativo” ha aggiunto Guerrieri. “Entro il 2026/2027 contiamo di avere quella situazione logistica e competitiva che potrà consentire al nostro scalo di acquisire una rinnovata competitività nel panorama internazionale”.

[/hidepost]

Pubblicato il
26 Marzo 2022
Ultima modifica
28 Marzo 2022 - ora: 18:00

Potrebbe interessarti

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora

La quiete dopo la tempesta

Qualcuno se lo sta chiedendo: dopo la tempestosa tempesta scatenata a Livorno dall’utilizzo del Tdt per le auto di Grimaldi, da qualche tempo tutto tace: sul terminal sbarcano migliaia di auto, la joint-venture tra...

Leggi ancora