Tempo per la lettura: 2 minuti

Il giuramento all’Accademia Navale

LIVORNO – Alla presenza del capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio di squadra Enrico Credendino, delle autorità civili, militari e religiose della città e dei familiari ed amici, ottanta frequentatori del 22° corso Allievi Ufficiali in Ferma Prefissata (AUFP) hanno giurato fedeltà alla Repubblica Italiana nel piazzale dell’Accademia navale. Sono giunti, – dice una nota della Marina Militare – orgogliosi ed emozionati, quasi al termine di questo breve ma intenso percorso formativo, che li vedrà impegnati fino al 28 marzo. Al termine del corso gli allievi vestiranno i gradi da ufficiale e saranno assegnati alle rispettive destinazioni, dove presteranno servizio per trenta mesi.

Prima di pronunciare la formula del giuramento il comandante dell’Accademia Navale, l’ammiraglio di divisione Flavio Biaggi, ha voluto esaltare i valori di senso del dovere, lealtà e fedeltà alle istituzioni repubblicane ai quali ogni militare ed ufficiale in particolare deve ispirarsi ed esserne custode.

L’ammiraglio Credendino, nel corso del suo intervento rivolgendosi agli allievi schierati, li ha esortati “a fare sempre riferimento alle parole che sovrastano il piazzale – Patria e Onore – e ad operare con abnegazione, dedizione ed onestà intellettuale e materiale, nell’esclusivo e superiore interesse del Paese, consapevoli del sacrificio e anche dell’audacia che verranno richiesti per raggiungere i vostri obiettivi”. Proseguendo poi ha concluso: “Sono certo che saprete attingere appieno alle intense esperienze maturate in Accademia e dall’esempio offerto dal quadro permanente dell’istituto e dal corpo docente”; dovrete sostenere fin da subito il vostro grado di responsabilità ma vi assicuro che ciò vi riserverà altissime soddisfazioni e gratificazioni. La Marina Militare conta su di voi”.

Pubblicato il
16 Marzo 2022

Potrebbe interessarti

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora

La quiete dopo la tempesta

Qualcuno se lo sta chiedendo: dopo la tempestosa tempesta scatenata a Livorno dall’utilizzo del Tdt per le auto di Grimaldi, da qualche tempo tutto tace: sul terminal sbarcano migliaia di auto, la joint-venture tra...

Leggi ancora