Decarbonizzare lo Shipping con un tavolo del RINA
GENOVA – Armatori, operatori di navi, progettisti, cantieri di costruzione e fornitori di combustibili e di tecnologia: si siederanno tutti attorno ad un tavolo per lavorare insieme alle decarbonizzazione dello shipping, con una particolare attenzione anche a vettori green come idrogeno e ammoniaca. Lo riporta Hydronews sul suo sito sulla base del comunicato del RINA.
A coordinare questo sforzo comune degli stakeholder dell’industria marittima, mirato a raggiungere i target stabiliti dalle Nazioni Unite per il settore con l’IMO 2050, è appunto il gruppo genovese RINA, che ha da sempre tra i suoi principali core business la certificazione navale e che ha inaugurato in questi giorni il Comitato Italiano per la Decarbonizzazione.
Lo scopo dell’iniziativa, parte di un programma di più ampia portata che il RINA sta portando avanti a livello internazionale con l’istituzione di analoghi comitati in Grecia, in Nord Europa e in Asia, è quello identificare opportunità immediate e potenziali in ambito tecnologico, normativo e finanziario per ridurre le emissioni e l’impatto ambientale del trasporto via mare.
Salvatore d’Amico, fleet director del Gruppo d’Amico e presidente del Comitato (nonché del Gruppo Giovano Armatori di Confitarma), ha dichiarato: “Abbiamo l’opportunità di creare un nuovo paradigma grazie a soluzioni immediatamente applicabili che potrebbero accelerare il processo di decarbonizzazione. Non è possibile vincere questa sfida da soli e la cooperazione è indispensabile affinché il settore ne possa beneficiare per intero.”
I membri si incontreranno periodicamente e si organizzeranno in diversi gruppi di lavoro con focus differenti: Fuel EU Maritime & ETS (Emission Trading System), presieduto da Andrea Cosulich, presidente onorario di Fratelli Cosulich LNG Activities; IMO EEXI, CII & Operational Profiles, guidato da Vincenzo Romeo, ad Nova Marine Carriers; Sustainable Finance and Fundings, presieduto da Marco Fiori, ad Premuda.
A breve – precisa il gruppo genovese nella sua nota – verrà costituito anche un team ‘Hydrogen and Ammonia’.
I membri del Comitato italiano potranno poi confrontarsi anche con i loro ‘omologhi’ degli altri comitati coordinati dal RINA a livello internazionale.