Visita il sito web
Tempo per la lettura: 2 minuti

La Cabina di Regia sul mare

Nella foto: I partecipanti all’incontro alla sede di Marevivo.

ROMA – Quattro pionieri della Consulta del mare, organo del Ministero della Marina Mercantile – dicastero soppresso nel 1993 – si sono dati appuntamento per far sentire ancora una volta la loro voce in difesa dell’ambiente, per il futuro delle nuove generazioni. 

Nella sede nazionale di Marevivo, sulle rive del fiume Tevere, il decano dell’ambientalismo italiano Fulco Pratesi, il pretore d’assalto Gianfranco Amendola e le due fondatrici dell’associazione ambientalista Carmen Di Penta e Rosalba Giugni hanno analizzato l’attuale situazione in cui versa l’ambiente, proponendo soluzioni immediate.

«La Natura è la nostra grande maestra, può sempre recuperare e restaurare i danni che noi uomini causiamo con la nostra presenza ignobile» ha esordito Fulco Pratesi. Per fortuna, la Natura non ha bisogno del nostro aiuto. Un solo dato: da dopo la guerra a oggi il numero di foreste conservate è raddoppiato.

Anche Gianfranco Amendola, giurista esperto di normativa ambientale, ha ricordato l’urgenza di rivedere e modificare alcune leggi. «Nell’importantissima Legge sugli ecoreati del 2015, il disastro ambientale, che prevede fino a 15 anni di reclusione, viene punito solo se commesso abusivamente. È una bruttura che mi auguro venga al più presto eliminata

L’ultimo intervento è stato quello di Rosalba Giugni, fondatrice di Marevivo: «Madre mare è sotto attacco ovunque: cambiamenti climatici, pesca dissennata e un inquinamento sempre più allarmante sono i grandi mali che deve affrontare.» Ha aggiunto: «La transizione ecologica è un’espressione bellissima ma rappresenta un mezzo e non un fine. Per questo chiediamo al presidente Draghi di cambiare la nomenclatura del Dicastero della Transizione Ecologica in Ministero dell’Ambiente e del Mare nella Transizione Ecologica. Chiediamo, inoltre, un luogo dove tutte le istanze possano sedersi intorno a un tavolo e fare la politica del mare”.

Pubblicato il
26 Febbraio 2022
Ultima modifica
28 Febbraio 2022 - ora: 16:59

Potrebbe interessarti

Proposta dal Bureau Veritas Italia come strumento di garanzia

“Safe container”, una certificazione

Per ridurre i costi della sinistrosità, 6 miliardi di dollari all’anno, l’attestato di sicurezza - Ogni 5 anni i controlli sui Teu dry e ogni 2,5 anni, per quelli cisterna per merci pericolose

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora

La quiete dopo la tempesta

Qualcuno se lo sta chiedendo: dopo la tempestosa tempesta scatenata a Livorno dall’utilizzo del Tdt per le auto di Grimaldi, da qualche tempo tutto tace: sul terminal sbarcano migliaia di auto, la joint-venture tra...

Leggi ancora