Il Moai della Rotonda d’Ardenza
Un lettore che si definisce “uno di passaggio” a Livorno, dottor Roberto Carta, ci manda le due foto allegate con la seguente simpatica nota:
Passeggiando con mia moglie in attesa del traghetto sulla rotonda della zona Sud di Livorno, ci ha incuriosito una scultura di legno di notevoli dimensioni piazzata con le spalle al mare tra le panchine dell’area pedonale.
Abbiamo letto sul cartello, che è ai piedi della scultura, che si tratta di un’opera originale di artisti dell’isola di Pasqua, a imitazione dei famosi Moai di pietra di cui tanto è stato scritto e dissertato. Però nelle varie guide di Livorno non si parla di questa scultura.
È forse un’opera nuova?
Dalla base, che è una specie di bassa gabbia metallica, sembrerebbe non recentissima.
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Il Moai dell’Ardenza in effetti ha una lunga storia: nell’attuale posizione esiste ormai da svariati anni, e infatti come lei ha notato la base metallica è abbastanza rugginosa per il salmastro, mentre la scultura è ben conservata. Nel cartiglio sotto la statua, che riportiamo, c’è la didascalia: un regalo a un livornese appassionato della loro isola come messaggio di fratellanza tra i popoli.
Da quello che ci risulta, la statua – o una simile – fu proposta per la piazza dell’Attias ma dopo un dibattito anche sulla stampa non se ne fece di niente. L’attuale collocazione, vicino al mare, è certo più consona.
Un unico appunto: nella lastra metallica che riporta le motivazioni del bel dono ci sono alcuni errori d’italiano che, in sede di ripulitura, sarebbe bene correggere. Anche perché tutto il lavoro merita considerazione e rispetto.
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