Le biciclette e i livornesi
La signora Paola Salum ci ha scritto due righe sul web con una significativa lamentela:
Sono a Livorno da qualche anno ed ho trovato la città vivibile, specialmente nella fascia del lungomare, tra il cantiere navale e Antignano. Uno dei vantaggi è anche quello delle piste ciclabili sul lungomare, che sebbene “miste” con il passaggio pedonale sono tuttavia molto piacevoli.
Il mio problema, ma credo comune a molti altri livornesi che cercano di non usare l’auto in città, è che sono pressoché sparite le basi a noleggio che erano apparse qualche tempo fa nelle postazioni predisposte dal Comune. Il parcheggio di piazza Cavour, per esempio, è quasi sempre desolatamente vuoto.
Mi dicono a causa dei furti. È vero o ci sono altri motivi?
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Cara signora, la rarefazione delle bici a nolo che ha notato a Livorno dispiace anche e specialmente ai tanti appassionati della “sgambata” sul lungomare: ma ci dicono che le bici erano anche gradite a chi – specie voi signore – le utilizzava per andare a fare la spesa per gironzolare in città a visitare i negozi. Perché oggi è più difficile trovarle ai parcheggi riservati? Ci sono due ipotesi: la prima è in positivo, nel senso che sono molto utilizzate: e allora varrebbe la pena che le postazioni venissero aumentate. La seconda è una malignità coniata dai pisani: “i discorsi li porta via il vento, le biciclette i livornesi”. Troppi furti cioè. Sarà vero?
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