Logistica sui treni a Livorno
Una lettera da un lettore della provincia di La Spezia, Giovanni Balleri, ci chiede informazioni sui traffici portuali livornesi su ferrovia, ricordando (con ironia percepibile) i record raggiunti dal porto spezzino proprio sul tema. Ecco la sintesi della sua nota:
In questi giorni il presidente dell’AdSP del nostro porto di La Spezia Mario Sommariva ha sottolineato i forti incrementi del traffico ferroviario dell’hub che comprende anche Rivalta Scrivia, malgrado tutti i nodi non ancora irrisolti della pontremolese e le varianti in caso sulla programmazione delle rete TEN-T lungo la costa tirrenica: varianti che sembravano escludere l’auspicata direttrice da Genova verso La Spezia, Marina di Carrara, Livorno e giù fino a Piombino e Civitavecchia. Sembra che ci sia stato un ripensamento, e RFI lo avrebbe confermato. Ma ha senso collegare anche Livorno e Piombino, dove i traffici ferroviari sono ancora ridotti, per il condizionamento dei famosi ponti all’ingresso della Darsena Toscana e la “bretella” piombinese che sembra la famosa “neverending story” all’italiana?
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Il successo di La Spezia sul piano ferroviario è un dato di fatto, che Sommariva ha giustamente sottolineato e che risale anche ai suoi predecessori: indirettamente dipende anche dal retroporto, intelligentemente creato oltre la città, che ha spostato il nodo focale dell’“ultimo miglio” fuori dalla cinta urbana. Per quanto riguarda Livorno, RFI ha dichiarato di credere molto nel collegamento su ferro dal porto al retroporto Vespucci di Guasticce (scavalco) e in particolare dal collegamento del Vespucci alla rete nazionale per il cargo. Le riportiamo la tabella che era stata presentata a fine 2021 in un convegno proprio al Vespucci. Vi si legge che il progetto è di raddoppiare i treni cargo in 10 anni, togliendo dalla strada circa 150 mila camion.
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