Il Covid e le Autorità Portuali
Più d’un lettore di questi tempi ci ha chiesto, in genere per telefono, come mai buona parte delle AdSP italiane sono di questi tempi irraggiungibili per telefono, non rispondono alle mail e hanno elementi di responsabilità non disponibili perché in quarantena con il Covid. Una sintesi delle proteste:
Abbiamo scadenze importanti su contratti non certo d’oggi ma non possiamo concretare i vari passaggi burocratici perché non troviamo nessuno che sia in grado di portare avanti le pratiche. Stiamo aspettando la convocazione di un incontro programmato un mese fa, ma il tutto viene rinviato per Covid. Abbiamo provato a recarci agli uffici TOT dell’AdSP di TOT ma c’è un cartello che avverte che le visite sono bloccate.
Perché però il privato continua a lavorare anche se il Covid colpisce nello stesso modo?
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Non ci piace ricorrere al luogo comune secondo il quale i dipendenti pubblici se la prendono più comoda di quelli dei privati: eppure alla base di queste segnalazioni c’è la frustrazione di settori operativi che stanno facendo le acrobazie per portare avanti attività di lavoro indispensabili in tempi non rinviabili. Certamente la pandemia ha falcidiato anche le file degli addetti alle AdSP, specie in quegli uffici che sono quotidianamente a contatto con il pubblico. E possiamo anche testimoniare che funzionari a loro volta risultati positivi continuano a lavorare da casa, malgrado l’imposizione della quarantena di legge. Dobbiamo tutti accettare il fatto che siamo in guerra, con le regole del vivere civile stravolte.
Qualcuno ne approfitta?
Dice un antico proverbio che gli uomini e le ancore si valutano con la burrasca.
Basta?
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