Mobilità a Livorno, proposte ACI
LIVORNO – L’Automobile Club di Livorno, con lo spirito di servizio che lo contraddistingue, pone la propria esperienza a servizio della città. Con una lunga lettera indirizzata al Comune, ha presentato le seguenti proposte per migliorare la circolazione. Ecco la nota che ci ha inviato per conoscenza di tutti i lettori livornesi.
Abbiamo fatto notare come siano pericolosi, in ambito urbano, gli incroci con diritto di precedenza a destra, suggerendo di stabilire quale strada intersecante avesse maggiore rilievo ed a questa dare la precedenza apponendo i dovuti cartelli. Un suggerimento dal costo irrisorio ma con una forte valenza circa la sicurezza.
Un altro argomento è la regolamentazione dell’incrocio via Cattaneo, via Caduti del lavoro con via Nazario Sauro. Un incrocio questo che, pressoché quotidianamente, annovera un incidente talmente poca è la chiarezza che si incontra attraversandolo. Un’operazione che anche questa sarebbe praticabile a costo praticamente zero.
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L’eliminazione degli attraversamenti pedonali all’altezza di incrocio con obbligo di svolta a destra. È impensabile come si possa posizionare un attraversamento sulla destra di un incrocio che obbliga la svolta in quella direzione: l’automobilista guarda a sinistra, parte e finisce per investire il malcapitato pedone. Anche in questo caso, il costo dell’operazione sarebbe impalpabile.
Attraversamenti pedonali con semaforo: un esempio per tutti, quello di viale Alfieri all’altezza del poliambulatorio. Due semafori che mostrano la lanterna rossa alle auto anche quando non vi sono pedoni che necessitano di attraversare, provocando code inutili e un conseguente inquinamento evitabile.
Pista ciclabile scali Novi Lena e piazza Mazzini. Un tracciato del genere è inaccettabile perché provoca, con la colpevole collaborazione della rotatoria antistante l’istituto Nautico e il restringimento al ponte della Trinità, ingorghi quotidiani impossibili da sopportare sotto tutti i punti di vista. Si professa sempre più spesso una politica ‘green’ in tema di mobilità e poi si fanno bruciare centinaia di litri di carburante perché non si vuole accettare che in quel punto presenti gravi errori di progettazione. Non conta chi li abbia commessi, ma chi non corre ai ripari avendo la possibilità di farlo, diventa altrettanto complice. Anche in questo caso, abbiamo fornito suggerimenti di miglioramento, il cui costo non impatterebbe sui bilanci in modo significativo: ripristinare le due corsie per le auto è ad oggi imprescindibile .
Onda verde per i mezzi di soccorso in avvicinamento al Pronto Soccorso, anche in considerazione della scelta dell’Amministrazione di mantenere l’ospedale nel centro città (al contrario di molte altre città della toscana vedi Pisa, Lucca, Pistoia, ecc..). Un’ambulanza che percorre i viali, non ha importanza in quale senso se da Nord o da Sud, trova nell’avvicinarsi al nosocomio una quantità di semafori che ne ostacolano il raggiungimento. Soste che in caso di alcune emergenze possono risultare determinanti per salvare vite. I semafori dovrebbero, a parere dell’ACI, avere un sistema che fornisca lanterna verde all’ambulanza in avvicinamento. Meglio ancora, sarebbe che i semafori avessero un cartello a messaggio variabile con la dicitura “mezzo di soccorso in avvicinamento”.
Ingressi sulla Variante Aurelia: abbiamo suggerito di installare, all’altezza dei vari ingressi, una segnaletica che avvisi di eventuali incolonnamenti, suggerendo di non imboccarla se questa risulta in quel momento congestionata da un incidente. Per troppe volte l’utenza è rimasta intrappolata per ore, con code facilmente evitabili.
Risistemazione della segnaletica turistica: troppi sono ancora i cartelli illeggibili e di difficile interpretazione. Un dubbio e un’incertezza provocati in una manovra sono spesso causa di incidente.
L’abbandono della politica perseguita da anni nel rendere la viabilità sempre più caotica, illogica, nella visione utopistica di incoraggiare gli utenti della strada a convertirsi all’uso della bicicletta. Potrebbe essere una bella idea ma l’utopia non si attaglia alle persone che lavorano e che non potrebbero, pur volendolo, usare il velocipede per ovvi motivi di spostamento e logistica. La struttura della nostra città comporta lo spostamento Nord-Sud e viceversa, con tempi di percorrenza impossibili che impattano sul tessuto economico e causano il trasloco dell’imprenditoria verso altri lidi.
Si parla molto dell’uso del mezzo pubblico ma ad oggi non c’è un autobus che conduca in modo comodo a Parco di Levante, come non vi è un collegamento diretto per le Fonti del Corallo.
Abbiamo anche interessato l’attuale assessore alla mobilità sulla carenza di parcheggi in via March, divenuta un polo sanitario e non, di notevole rilevanza.
In ultimo, vogliamo ricordare il progetto pista ciclabile sul viale di Antignano, sperando che magari per questo ci sia un ripensamento e che il viale finisca per essere fruibile anche a livello turistico. Senza dimenticare che quest’ultimo rimane una delle uniche due vie di ingresso alla città.
Nel Settembre 2021, abbiamo coinvolto l’Amministrazione in un progetto per l’insegnamento della guida sicura dedicato ai ragazzi di età compresa tra 16/18 anni. Ancora oggi però non siamo riusciti a partire in maniera effettiva con i corsi, non certo per nostra volontà.
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