MSC fa shopping anche in Brasile
GINEVRA – Le festività non hanno fermato il mercato dello shipping, mai come in questo periodo effervescente. In attesa di sviluppi relativi alla ben più consistente operazione che potrebbe portare nel perimetro di MSC tutte le attività di Bollorè Africa Logistics, la divisione dedicata alle attività logistiche africane della conglomerata fondata e guidata dall’imprenditore bretone Vincent Bolloré, gli azionisti di Log-In Logistica hanno accettato l’offerta formulata lo scorso settembre dal liner svizzero.
La compagnia marittima brasiliana, quotata in Borsa e specializzata nei servizi di cabotaggio costiero per il traporto di container – prima solo in patria e, più recentemente, anche sulle coste dell’Argentina – era da tempo oggetto delle attenzioni di MSC, che tramite la controllata Sas Shipping Agencies Services lo scorso settembre aveva formulato un’offerta pubblica di acquisto per sul 67% del capitale di Log-In, ad un prezzo di 4,73 dollari ad azione, cifra che garantirebbe un premio del 67% sul valore del titolo al momento della formulazione dell’offerta.
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MSC ha già chiesto l’autorizzazione alle autorità antitrust brasiliane, in attesa della quale ha ora incassato l’ok da parte del board della shipping company carioca, che gestisce un proprio terminal nello stato di Espírito Santo e opera una flotta di 7 navi portacontainer feeder con capacità comprese tra 1.700 e 2.800 TEUs.
Una dotazione modesta, se paragonata alla dimensione della flotta totale di MSC, ma che sarebbe comunque sufficiente – secondo diversi osservatori – per consentire al gruppo della famiglia Aponte di compiere il lungamente preconizzato sorpasso sugli storici rivali (ma pure partner nella 2M) di Maersk.
Al momento infatti – secondo la classifica dei ‘Top 100’ di Alphaliner aggiornata al 27 dicembre 2021 – il carrier danese opera una flotta di 2.264.697 TEUs, mentre il competitor elvetico si ferma a 2.260.212 TEUs. Una differenza di 4.485 TEUs. Considerando che la flotta di Log-In ha una capacità totale che supera sicuramente i 10.000 TEUs, una volta concretizzata questa operazione, il ‘sorpasso’ di MSC parrebbe cosa fatta. Al netto ovviamente di ulteriori variabili che potrebbero entrare in gioco nei prossimi mesi: dato l’esiguo valore della differenza tra la capacità delle due flotte, e la disponibilità di spesa di cui in questo momento tutti i top carrier sono dotati, non sono ovviamente da escludere ulteriori sortite di ‘shipping’ da parte dei principali operatori del trasporto marittimo di container.
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