Tempo per la lettura: 2 minuti

Il giuramento all’Accademia Navale

Nella foto: Le autorità passano in rassegna la brigata allievi.

LIVORNO – Alla presenza del sottosegretario alla Difesa senatore Stefania Pucciarelli, del capo di Stato Maggiore della Difesa ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, del capo di Stato Maggiore della Marina Militare ammiraglio di squadra Enrico Credendino e delle autorità civili e religiose, 135 allievi ufficiali della 1a classe dei corsi normali e 7 allievi ufficiali piloti di complemento hanno giurato fedeltà alla Patria, sotto la pioggia scrosciante nel piazzale dell’Accademia Navale, nell’anno del suo 140esimo anniversario.

I 142 allievi, di cui 33 donne, provenienti da 17 regioni d’Italia (Puglia, Lazio, Sicilia, Toscana, Abruzzo, Campania, Veneto, Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Basilicata, Liguria, Sardegna, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Marche e Umbria) e dall’estero, acquisiranno nei prossimi mesi competenze e professionalità per i futuri incarichi nella Forza Armata, a partire dall’imbarco sulla nave scuola Amerigo Vespucci la prossima estate che li avvierà alla carriera di “professionista del mare”.

Nel corso del suo intervento, il sottosegretario alla Difesa Stefania Pucciarelli ha detto rivolgendosi agli allievi schierati: “un sentito ringraziamento per la vostra scelta di impegno intrapresa con il percorso in Accademia Navale e vi rinnovo l’accorata esortazione a continuare a fare del vostro meglio, a dare il massimo” – proseguendo poi – “se avete scelto di entrare in questa peculiare università del mare superandone il selettivo concorso avete in parte già fatto vostra questa attitudine. Le sfide sono continue e lo saranno sempre in una professione come quella che avete intrapreso: totalizzante nell’impegno e nelle difficoltà, quanto prodiga di enormi soddisfazioni nel superarle”.

Il capo di Stato Maggiore della Difesa ha voluto ringraziare le famiglie degli allievi augurando loro “buon vento” per un futuro ricco di soddisfazioni nella Forza Armata battezzato oggi dal giuramento. L’ammiraglio Credendino riferendosi alle parole “Patria e Onore” che campeggiano sulla torre dell’orologio in piazzale allievi “Il bene collettivo – la Patria – che rappresenta la ragione ultima della nostra stessa esistenza e il senso dell’onore, che ognuno di voi dovrà adeguatamente sviluppare e interiorizzare, e che vi consentirà di operare con abnegazione, dedizione, dignità, lealtà, onestà morale, intellettuale e materiale nell’esclusivo superiore interesse del paese, della Patria.

Ad impreziosire la cornice della cerimonia era presente nave Vulcano, alla fonda nelle acque antistanti l’Accademia: moderna unità di supporto logistico di nuova generazione che tra qualche anno vedrà imbarcare gli allievi diventati Ufficiali.

Pubblicato il
8 Dicembre 2021

Potrebbe interessarti

Drill baby, drill

La guerra dei dazi annunciata da Trump sta innescando una inedita rivoluzione non solo commerciale, ma anche politica. E le rivoluzioni, come scriveva Mao nel suo libretto rosso, “non sono un ballo a corte”....

Leggi ancora