Demolizioni, ecco i siti italiani
ROMA – Come abbiamo scritto nei numeri scorsi, l’Italia ha finalmente ufficializzato anche il secondo sito, quello realizzato a Piombino dalla srl PIM, per le demolizioni navali a norma UE. Con un notevole ritardo rispetto all’autorizzazione per il primo sito, quello del cantiere San Giorgio del porto di Genova (demolitore anche del relitto della Costa Concordia) è stato comunque inserito nell’elenco europeo anche il complesso PIM di Piombino, che a sua volta sta già operando con il relitto della Bolken B. finalmente in demolizione a Ravenna dalla Fagioli. L’operazione a Ravenna oltre a liberare un tratto di avamporto da un vero e proprio cimitero di relitti abbanonati, è propedeutica al grande rilancio del porto nel progetto che il presidente dell’AdSP dell’Adriatico Centro-Settentrionale Daniele Rossi ha recentemente presentato.
Qui sopra: il testo del decreto sui siti italiani di demolizioni navali.