“Millemiglia” Alitalia: ci stanno truffando?
Pare sia un problema tutt’altro che di pochi: per i “frequent flyers”, cioè per coloro che causa lavoro o turismo hanno viaggiato molto sulla nostra povera ex compagnia di bandiera, i punti accumulati per avere poi voli gratis o scontati sembrano totalmente perduti. Ci scrive sul web la signora Paola Sestini da Marina di Pisa:
Continuo a leggere che i punti della raccolta “Millemiglia” di Alitalia saranno salvati: ma non si sa da chi e come. In alterativa la compagnia che li gestisce promette che saranno spendibili in catene di negozi (Coop?) o per altri servizi, mentre rimane il dubbio di poterli utilizzare per voli su ITA o su altre compagnie transatlantiche, dove ho “guadagnato” parecchio punteggio. Sapete darmi qualche aggiornamento?
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Cara signora, “Millemiglia” è risultata una delle iniziative più gettonate della povera Alitalia, tra l’altro con punteggi spendibili anche su Delta e KLM (ma adesso non più). Ci dicono che l’azienda che gestisce “Millemiglia” (che non è di Alitalia) sarà presto rilevata o troverà altri partner, tra cui probabilmente anche ITA. Vero che i punti sarebbero già spendibili su altre catene (comprese quelle alimentari) ma lei come buona parte dei titolari hanno accumulato punti per volare, non per comprare concentrato di pomodoro. Abbia fede, non credo che alla brutta figura internazionale della fine di Alitalia si possa sommare anche l’esproprio dei punti legittimamente guadagnati da chi ha volato in nome dell’Italia. E cerchiamo di aver fiducia in ITA: sperando che questa volta le ali italiane se la meritino.
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