Interporto “Rivers” al rilancio
VENEZIA – Al terminal Intermodale di Marghera si è tenuta la presentazione del piano di sviluppo industriale di Interporto Rivers di Venezia, salvato lo scorso anno dal fallimento con un investimento di 20 milioni di euro attraverso Rivers Docks, società del Gruppo Orlean Invest Holding che fa capo a Gabriele Volpi. Il noto imprenditore, intervenuto con tutto il suo peso economico, ha sviluppato come noto competenze e soluzioni senza pari nell’ambito della logistica portuale.
Durante il dibattito sono state illustrate le prospettive di sviluppo del sistema portuale di Venezia e delle politiche di investimento di Interporto Rivers Venezia, nell’ambito delle più ampie dinamiche economiche italiane e internazionali. Ospiti del panel, moderato dal direttore del quotidiano La Ragione – le Ali alla libertà, Fulvio Giuliani, il presidente di Interporto Rivers Venezia, Bruno Savio; il neoeletto presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Adriatico Settentrionale Fulvio Lino Di Blasio; Simone Venturini, in rappresentanza dell’amministrazione comunale di Venezia; l’ammiraglio Piero Pellizzari, direttore marittimo del Veneto e comandante della Capitaneria di Porto di Venezia; Vincenzo Marinese, presidente di Confindustria Venezia – Rovigo e Donata Costa, procuratore europeo delegato della Procura Europea sede di Venezia.
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È stato illustrato il progetto di sviluppo integrato di Interporto Rivers Venezia, per rendere lo scalo un polo logistico di eccellenza nel Nord Est e punto di riferimento per l’intera area economica del Triveneto, ma non solo. Grazie alle sue caratteristiche geografiche e di interconnessione avanzata alle principali arterie ferroviarie e stradali, infatti, l’area portuale veneziana è un naturale sbocco delle principali direttrici Nord-Sud, Est-Ovest per Europa, Mediterraneo, Middle East e Africa.
Interporto Rivers Venezia ha l’obiettivo ambizioso di diventare un terminal multipurpose di riferimento sul modello internazionale, offrendo ai propri clienti una gestione integrata dell’intera catena logistica, sul modello di quello di straordinario successo e consolidato da oltre quarant’anni in Africa. È il know how di Intels, che ha messo a punto il concetto stesso di ‘logistica portuale integrata’. La logistica, dunque, sarà uno degli asset fondamentali di sviluppo di Interporto Rivers Venezia, per il quale risulterà fondamentale l’individuazione e la formazione di nuove professionalità tecnologiche e informatiche. Obiettivo è andare oltre i normali processi produttivi portuali e per far questo sarà fondamentale lo sviluppo di professionalità inedite, facendo di Interporto Rivers un hub di ricerca e sviluppo in ambito HR, con la creazione di posti di lavoro in un contesto di eco-sostenibilità.
Tutto questo, infatti, non potrà avvenire senza una rigorosa attenzione ai temi della sostenibilità ambientale, attraverso la riqualificazione di aree portuali ormai da tempo dismesse, il progressivo aumento della percentuale di energia prodotta da fonti rinnovabili e la progressiva automazione.
L’obiettivo di Interporto Rivers Venezia può essere dunque sintetizzato nella formula: più efficienza, più servizi, più sostenibilità, più sicurezza, più produttività. In un quadro di sana concorrenza, ma parallela capacità di far sistema con gli stakeholder del settore e gli attori impegnati nell’area portuale veneziana. I prossimi mesi saranno ricchi di opportunità, determinate dal PNRR. Opportunità che potranno essere colte solo da aziende dinamiche, orientate a investimenti importanti, ma anche a rivedere e aggiornare i propri processi produttivi.
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