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Mobilità scolastica, si può far meglio?

Il signor Roberto Monechi, che lavora in porto, ci chiede se non sia possibile trovare una soluzione meno macchinosa per i ragazzi delle medie superiori di Livorno, costretti a spostarsi a giorni alterni da una sede a un’altra. Ecco la sintesi della sua mail.

Cari amici della Gazzetta Marittima, vi pongo una domanda che forse non c’entra niente con la logistica del porto, ma per me sempre di logistica si tratta. Possibile che i miei ragazzi, che frequentano il Liceo Scientifico Enriques di Livorno, siano costretti due o tre volte alla settimana ad andare in altre sedi scolastiche, lontane chilometri, e per di più con orari delle lezioni dalle 8 alle 14? Non è un sistema che aiuta a disincentivare anche la voglia di studiare?

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Tra i tanti disagi creati dal Covid, con la necessità di diluire i presenti nelle classi scolastiche, il problema che Roberto ci segnala non è secondario. Possiamo (forse) consolarci con la notizia, fornita dal Comune, che Livorno, nell’ambito del Decreto n. 215 del 19 maggio 2021, risulta una delle cinque città italiane destinatarie di un fondo di Euro 100.000 per la realizzazione di una piattaforma informatica sperimentale al servizio del mobility management scolastico, teso a risolvere numerose criticità relative agli spostamenti casa-scuola, un focus nodale per ogni città.

“Il Comune di Livorno – dice una nota dell’assessorato competente – da alcuni anni sta studiando e sperimentando progetti e attività finalizzati alla promozione di una mobilità sostenibile, in particolare grazie al programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro finanziato dal Ministero della Transizione Ecologica (progetto Modì – Mobilità Dolce e Integrata area vasta Livorno) e alle indagini aggiuntive al PUMS finanziate dal Fondo progettazione fattibilità infrastrutture e insediamenti prioritari”.

Viene richiesto un progetto “pilota” per cui viene stanziato il finanziamento fa riferimento all’istituzione della figura dei Mobility Manager scolastici e contribuirà a supportare la pianificazione della mobilità e a monitorare gli spostamenti casa-scuola e casa-lavoro con la finalità di migliorare la sicurezza stradale e disincentivare l’uso del trasporto privato in auto”.

Servirà? Come sempre il problema è il tempo…

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Pubblicato il
16 Ottobre 2021
Ultima modifica
19 Ottobre 2021 - ora: 10:12

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