Se navi e porti navigano nei tribunali…
LIVORNO – È un pensierino fastidioso, ma tant’è: sia i giornaloni che in particolare il web sono pieni, in questi giorni, di ricorsi ai TAR, ma anche agli altri gradi della magistratura non solo italiana, da parte di compagnie di navigazione contro altre compagnie.
O di compagnia contro le normative considerate poco chiare o addirittura punitive.
Insomma, sarà il Covid, sarà il “new deal” del mondo marittimo, sarà che dove ci sono troppe leggi diventa difficile che siano chiare; ci si scontra a furia di studi legali, con il risultato che chi lavora nell’indotto si sente perennemente a rischio.
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Citiamo gli ultimi flash del sito di Ship2shore, sul quale attingiamo spesso (sempre citando, sia chiaro): Corsica Ferries vince il ricorso al Consiglio di Stato e la Regione forse dovrà rimborsarla di oltre 85 milioni; Laziomar è assolta dagli aiuti di Stato dalla UE dopo il suo ricorso; Moby cita in giudizio a New York due trader che cercavano di impossessarsi della società; Tirrenia perde l’ultimo ricorso al Consiglio di Stato; GNV perde al TAR sull’autoproduzione ma non si arrende; Assotrasporti è bocciato dal TAR nella richiesta di far parte del comitato centrale dell’albo dei trasportatori…
Mi fermo: ma se scendiamo anche sui singoli porti, c’è da raddoppiare la dose. Il presidente dell’AdSP di Gioia Tauro è inquisito per un incidente di tre anni fa sulle sue banchine; a Livorno continua l’odissea di imprenditori, ex vertici dell’AdSP e armatori per un’inchiesta che ha alcuni anni e non sembra concludersi mai; a Ravenna il tribunale ci ha messo tanto – ma finalmente ha risolto – per un relitto finito fuori dal porto che sembrava attribuire all’AdSP; tornando al Tirreno Nord, l’attuale presidente dell’AdSP s’è ritrovato sedici cause in tribunale su varia umanità e sta facendo la fatica di Sisifo per arrivarne a capo, compreso il ricorso al Consiglio di Stato della Porto 2000 per la gestione dei traghetti passeggeri…
Mi fermo davvero: capisco che dove la concorrenza si fa dura, i duri non esitano a spararsi addosso. Ma è davvero il mondo migliore?
A.F.
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