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Decarbonizzare: giovani armatori e la grande sfida

ROMA – Il gruppo Giovani Armatori di Confitarma ha organizzato un webinar sul tema “L’industria marittima affronta la sfida della decarbonizzazione” insieme al RINA. Conclusioni: sembra facile, ma il tema è talmente complesso che anche in campo dello shipping si può andare solo a gradi.

Significativi gli interventi di Andrea Cogliolo, senior director Marine Excellence Centres, Giovanna Carosi, senior engineer Marine Rules & Regulation Centre, Carlo Aiachini, head of Marine Environmental & Safety Innovation, e Maria Garbarina, managing Ro-Ro Passenger Ship.

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Nel suo saluto introduttivo, Salvatore d’Amico, presidente del Gruppo Giovani Armatori, ha sottolineato come nell’ambito della transizione ecologica, la decarbonizzazione dello shipping presenti aspetti molto complessi e spesso di difficile comprensione per gli stessi operatori del settore. “Per questo, abbiamo chiesto agli amici del RINA di illustrare i vari aspetti della decarbonizzazione che l’industria marittima deve affrontare”.

Gli interventi del RINA si sono incentrati sui requisiti obbligatori di breve termine adottati dall’IMO all’ultimo MEPC 76 per il raggiungimento degli obiettivi della “Strategia sulla riduzione delle emissioni di gas serra” fissati per il 2030, con particolare attenzione agli indici e indicatori previsti (EEXI, CII) e alla documentazione da approntare (SEEMP).

Successivamente, sono stati illustrati i requisiti proposti dall’Unione Europea a seguito della legge europea sul clima, adottata nel giugno 2020, per la riduzione delle emissioni di gas ad effetto serra (GHG) entro il 2030 di almeno il 55% rispetto ai livelli del 1990 e per il raggiungimento della neutralità climatica nella UE, ovvero una riduzione del 90% delle emissioni di GHG del settore dei trasporti, entro il 2050.

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Pubblicato il
6 Ottobre 2021
Ultima modifica
7 Ottobre 2021 - ora: 10:46

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